Mittwoch, 07. August 2024 15:37

DVN - PM Nein Kaunertal-Langtaufers CS No Kaunertal-Vallelunga

Dachverband begrüßt Nein zu Kaunertal-Langtaufers:
„Hoffentlich keine Einzel-, sondern Richtungsentscheidung“
Mit Genugtuung nimmt man beim Dachverband für Natur- und Umweltschutz das erneute Nein der Landesregierung zur Verbindung Kaunertal-Langtaufers zur Kenntnis. „Wir hoffen, dass dies keine Einzelentscheidung bleibt, sondern ein Indiz für eine dringend notwendige Neuausrichtung ist – hin zum Vorrang des Schutzes von Natur und Landschaft vor wirtschaftlichen Interessen“, erklärt Präsident Josef Oberhofer. (testo ital. sottostante - Foto: AVS)

Nach dem ersten Nein 2017 hat die Landesregierung einer Schiverbindung zwischen Langtaufers und dem Kaunertal nun erneut eine Absage erteilt. „Das negative Gutachten des Umweltbeirats war wieder deutlich, ein Ja zur Verbindung der beiden Täler wäre aus ökologischer Sicht eine Katastrophe gewesen“, so der Präsident von Südtirols größtem Umweltverband, der sich zufrieden zeigt, dass die Landesregierung das negative Gutachten nicht wie in anderen Fällen vom Tisch gewischt habe.

Etwas getrübt ist die Freude über das Nein beim Dachverband bei einem näheren Blick auf die Begründung der Ablehnung. Diese sei nicht nur wegen des negativen Umweltgutachtens erfolgt, sondern auch wegen – laut Landesregierung – veränderter Rahmenbedingungen. Seit Einreichung des Projekts habe sich die Haltung der Grauner Bevölkerung gegenüber der Verbindung geändert, auch diese lehne sie nun ab, heißt es von Seiten der Landesregierung.
„Wir sind der Meinung, dass eine Ablehnung keine zusätzliche Begründung nötig hat, das negative Gutachten des Umweltbeirats sollte eigentlich reichen“, sagt der Geschäftsführer des Dachverbands, Hanspeter Staffler. Er ist daher skeptisch: „Es muss sich erst zeigen, ob diese Entscheidung ein Ausreißer bleibt, auch wenn wir selbstverständlich hoffen, dass sie eine Richtungsentscheidung ist.“

Heißt im Klartext: Das Nein zur Verbindung Langtaufers-Kaunertal soll eine neue Zeit einläuten, in der die Umwelt über wirtschaftliche Interessen gestellt wird. Erst wenn dieser Paradigmenwechsel erfolgt, biegt Südtirol auf den so dringend notwendigen Weg in Richtung Nachhaltigkeit ein.

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La Federazione accoglie con favore il no alla connessione Kaunertal-Vallelunga: "Speriamo che non sia una decisione isolata, ma cambio di rotta"

Con soddisfazione, La Federazione Ambientalisti Alto Adige prende atto del rinnovato no della Giunta provinciale alla connessione tra Kaunertal e Vallelunga. "Speriamo che questa non rimanga una decisione isolata, ma sia un segnale di un necessario riallineamento verso la priorità della protezione della natura e del paesaggio rispetto agli interessi economici", dichiara il presidente Josef Oberhofer.

Dopo il primo no nel 2017, la Giunta provinciale ha nuovamente respinto il progetto di collegamento sciistico tra Vallelunga e Kaunertal. "Il parere negativo del Comitato ambientale è stato ancora una volta chiaro, un sì alla connessione delle due valli sarebbe stato una catastrofe dal punto di vista ecologico", afferma il presidente della più grande associazione ambientalista dell'Alto Adige, che si dice soddisfatto che la politica non abbia ignorato il parere negativo, a differenza di altre occasioni.

Tuttavia, la soddisfazione per il no della Federazione è leggermente offuscata quando si guarda più da vicino la motivazione del no. Questo non è avvenuto solo a causa del parere negativo del Comitato ambientale, ma anche a causa - secondo la Giunta - delle condizioni quadro mutate. Da quando è stato presentato il progetto, l'atteggiamento degli abitanti di Curon nei confronti del collegamento è cambiato e ora anch’essi sono contrari, secondo quanto riportato dalla Giunta provinciale.

"Riteniamo che un rifiuto non necessiti di ulteriori giustificazioni, il parere negativo del Comitato ambientale dovrebbe essere sufficiente", afferma il direttore della Federazione, Hanspeter Staffler. Rimane quindi scettico: "Resta da vedere se questa decisione sarà un'eccezione, anche se ovviamente speriamo che rappresenti un cambio di rotta."

In parole povere: il no al collegamento Vallelunga-Kaunertal dovrebbe segnare l’inizio di una nuova stagione, in cui l'ambiente venga messo al di sopra degli interessi economici. Solo quando questo cambio di paradigma si realizzerà, l'Alto Adige imboccherà il tanto necessario cammino verso la sostenibilità.

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