Donnerstag, 10. Oktober 2024 10:14

UWverbände - PM Kronplatz CS Plan de Corones

Genug Pisten am Kronplatz

Derzeit steht die Umweltverträglichkeitsprüfung (UVP) für das geplante Projekt zur Erneuerung der Aufstiegsanlagen „Kronplatz 1+2“ inklusive neuer Piste im Skigebiet Kronplatz bei den zuständigen Landesstellen auf der Agenda. Die Umwelt- und Alpinverbände sind sich einig: Die bestehenden Pisten am Kronplatz müssen reichen. Die geplante großflächige Abholzung von Wald widerspricht klar den Zielsetzungen des Klimaplans. (testo ital. sottostante - Foto: HPV)

Das eingereichte UVP-Projekt der Kronplatz Seilbahn GmbH sieht vor die bestehende Zubringerbahn (8er-Kabinenbahn) auf Brunecker Seite von Reischach zum Gipfel durch eine neue 10er-Kabinenbahn zu ersetzen und die Mittelstation zu verlegen. Zudem soll eine neue Talabfahrt „Kronplatz 1+2“ nach Reischach gebaut werden und mehrere Pistenabschnitte verbreitert werden: insgesamt 11,82 Hektar neue Pisten. Dafür müssten 15,30 Hektar Wald gerodet werden – das entspricht 21 Fußballfeldern. Außerdem wären laut Projekt Erdbewegungen von rund 96.500 m³ nötig, sowie die Errichtung eines Beschneiungssystems mit etwa 6 km Leitungen und 71 Schneekanonen.

Geplant ist außerdem auf Olanger Seite der Bau eines neuen Speicherbeckens für die künstliche Beschneiung mit einem Fassungsvermögen von 100.000-120.000 m³, die zusätzlich vier Hektar Waldfläche beanspruchen wird. Dazu läuft derzeit die Strategische Umweltprüfung (SUP).
Zu beiden Projekten wurden von den Alpin- und Umweltverbänden kritische Stellungnahmen abgegeben.

Der Klimaplan Südtirol 2040, mit dem sich die Landesregierung das Ziel gesetzt hat, bis 2040 klimaneutral zu werden, sieht im Bereich Tourismus eine Reduktion des fossilen Energieverbrauchs um 40% bis 2030 vor. Dazu gehört auch die Einführung eines Energieaudits für alle Aufstiegsanlagen und die Infrastruktur der Skigebiete. Zusätzlich sollte der Vorschlag des Stakeholder Forums für das Klima 2024, auch andere negative Auswirkungen wie Wasserverbrauch und Bodenversiegelung miteinzubeziehen, berücksichtigt werden.

Die vielfach geäußerte Meinung, dass der Kronplatz eh schon ein „verlorener Berg“ sei, lassen die Alpin- undUmweltverbände nicht gelten. Trotz der starken Erschließung gibt es auf dem Kronplatz immer noch ökologisch intakte Gebiete, die eine wichtige Funktion für die Biodiversität, die Tierwelt und den Wasserhaushalt erfüllen. Dazu kommt, dass in den eingereichten Projekten die möglichen Umweltauswirkungen aus Sicht der Alpin- und Umweltverbände nur mangelhaft untersucht wurden und vorgeschlagene ökologische Ausgleichsmaßnahmen ungeeignet und unzureichend sind.

Von Bedeutung ist auch der landschaftliche Aspekt. Die Europäische Landschaftskonvention, die 2006 von Italien ratifiziert wurde, besagt, dass die Landschaft wichtige kulturelle, ökologische, umweltbezogene und soziale Funktionen erfüllt und eine Ressource für die wirtschaftliche Tätigkeit darstellt. Die neue Skipiste und das neue Speicherbecken würden erhebliche Auswirkungen auf die Landschaft haben, deshalb sollten Projekte dieser Größenordnung in einem partizipativen Prozess mit der ansässigen Bevölkerung besprochen werden.

Eine ganzheitliche Bewertung aller Bauvorhaben, der Landschaftsbeeinträchtigung und des Ressourcenverbrauchs fällt klar negativ aus.

Die Erneuerung der Aufstiegsanlage Kronplatz 1+2' mag notwendig sein, eine Erweiterung der Pisten muss aber aufjeden Fall verhindert werden.

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Ci sono già abbastanza piste al Plan de Corones.

La valutazione dell'impatto ambientale (VIA) per il progetto di ristrutturazione degli impianti di risalita “Plan de Corones 1+2”, che comprende una nuova pista nell'area sciistica di Plan de Corones, è attualmente in agenda presso i competenti organi provinciali. Le associazioni ambientaliste e alpine sono unanimi: le piste esistenti al Plan de Corones devono bastare. Il previsto importante disboscamento è chiaramente in contrasto con gli obiettivi del Piano clima Alto Adige 2040.

Il progetto di Valutazione di Impatto Ambientale presentato dalla Kronplatz Seilbahn SPA prevede, sul versante di Brunico da Riscone alla cima, la sostituzione dell'attuale impianto di risalita (cabinovia a 8 posti) con una nuova cabinovia a 10 posti e il trasferimento della stazione intermedia. Inoltre, è prevista la costruzione di una nuova pista a valle “Plan de Corones 1+2”, verso Riscone, e il collegamento-ampliamento di diversi tratti di piste esistenti a quest’ultima: in totale 11,82 ettari di nuove piste. Ciò richiederebbe il disboscamento di 15,30 ettari di bosco, l'equivalente di 21 campi da calcio. Secondo il progetto, saranno necessari anche movimenti di terra per circa 96.500 metri cubi, nonché la costruzione di un impianto di innevamento con circa 6 km di condotte e 71 cannoni da neve.

Sul versante di Valdaora è prevista anche la costruzione di un nuovo bacino per l'innevamento artificiale con una capacità di 100.000-120.000 m³, che occuperà ulteriori quattro ettari di area boschiva. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è attualmente in corso.

Per entrambi i progetti sono state presentate dalle associazioni alpine e ambientaliste le opportune osservazioni presso i competenti uffici provinciali.

Il piano clima Alto Adige 2040, con cui la giunta provinciale si è posta l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040, prevede entro il 2030 una riduzione del 40% del consumo di energia da combustibili fossili nel settore turistico. Ciò include anche l'introduzione di un audit energetico per tutti gli impianti di risalita e le infrastrutture delle stazioni sciistiche. Inoltre, deve essere presa in considerazione la proposta dello Stakeholder Forum per il Clima 2040 di includere altri impatti negativi, come il consumo di acqua e l'impermeabilizzazione del suolo.

L'opinione spesso espressa che il Plan de Corones sia già una “montagna persa” non è accettata dalle organizzazioni alpine e ambientaliste. Nonostante l'elevato livello di sviluppo, sul Plan de Corones esistono ancora aree ecologicamente intatte che svolgono una funzione importante per la biodiversità, la fauna selvatica e il bilancio idrico. Inoltre, secondo le organizzazioni alpine e ambientaliste, il potenziale impatto ambientale dei progetti presentati non è stato sufficientemente studiato e le misure di compensazione ecologica proposte sono inadeguate e insufficienti.

Anche l'aspetto paesaggistico è importante. La Convenzione europea del paesaggio, ratificata dall'Italia nel 2006, afferma che il paesaggio svolge importanti funzioni culturali, ecologiche, ambientali e sociali e rappresenta una risorsa per l'attività economica. La nuova pista da sci e il nuovo bacino artificiale avrebbero un impatto significativo sul paesaggio, motivo per cui progetti di questa portata dovrebbero essere discussi in un processo partecipativo con la popolazione locale.

La valutazione complessiva di tutte le misure di costruzione, dell'impatto sul paesaggio e del consumo di risorse produce un risultato chiaramente negativo.

Il rinnovamento dell'impianto di risalita del Plan de Corones 1+2' può essere necessario, ma un ampliamento delle piste deve essere in ogni caso evitato.

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