Freitag, 11. Oktober 2024 11:44

Baumgart - PM Preisverleihung Kastanienhaine CS Premiazione Castagneti

Erstmals Südtirols wertvollste Kastanienhaine gekürt
Preis für den wertvollsten Kastanienhain 2024 geht in den Vinschgau

Die Initiative Baumgart hat es sich zum Ziel gesetzt, die wertvollen Streuobstwiesen zu fördern – dazu gehören auch Kastanienhaine. Um die Sichtbarkeit dieser Lebensräume zu erhöhen und um ihre Bewirtschafter*innen wertzuschätzen, führt Baumgart jährlich Meisterschaften durch und kürt die wertvollsten Streuobstwiesen. 2024 führte die Initiative die erste Kastanienhainmeisterschaft durch – der Siegerhain steht nun fest. (testo ital. sottostante - Foto: Philipp Bodner - v.li. Helmut Tauber, Helmuth Scartezzini, Philipp Bodner, Oliver Tarsia, Luise Pichler, Paul Kofler, Max Gögele, Sonja Kofler, Christoph Ladurner, Julian von Spinn, Franz Winkler, Dominik Greiss, Dietmar Battisti)

Sie sind eine extensive, multifunktionale und traditionelle Form der Landnutzung und bestehen aus hochstämmigen Obstbäumen: Die Rede ist von Kastanienhainen, welche in Südtirol mit einer genutzten Fläche von rund 400 ha häufig anzutreffen sind. Um darauf aufmerksam zu machen, dass Kastanienhaine einen schützenswerten, landschaftsprägenden und identitätsstiftenden Lebensraum darstellen, lud die Initiative Baumgart 2024 alle Bewirtschafter*innen von Kastanienhainen Südtirols zur Teilnahme an der ersten Kastanienhainmeisterschaft. Durch diese Meisterschaft will die Initiative die Bewirtschaftung der Kastanienhaine wertschätzen, da sie eng mit der Südtiroler Kultur verbunden ist und nicht zuletzt der Versorgung der Bevölkerung mit hochwertigen Lebensmitteln dient.

25 Kastanienhain-Bewirtschafter*innen von Natz-Schabs bis Schlanders sind dem Aufruf der Initiative gefolgt und haben sich zur Teilnahme eingeschrieben. Die angemeldeten Haine wurden von einer Fachperson besucht und nach Kriterien wie Ästhetik, Pflege, Nutzung und Biodiversität bewertet.

Als Sieger der ersten Südtiroler Kastanienmeisterschaft ging Paul Kofler vom Keschtnhof mit seinem Hain in Kastelbell hervor. „Dieser Hain repräsentiert alle Werte, denen wir uns als Initiative Baumgart verschrieben haben. Ein traditioneller Vinschger Lattenzaun und Trockensteinmauern wurden bewusst aufgebaut bzw. wieder in Stand gesetzt. So fügt sich der Hain wunderschön in die umliegende Berglandschaft ein und wird sehr gut gepflegt. Die alten Kastanienbäume bieten mit ihren zahlreichen Baumhöhlen und den extensiv bewirtschafteten Wiesen Unterschlupf für viele Tier- und Pflanzenarten.  Nicht zuletzt trägt die Anlage auch zum wirtschaftlichen Erfolg des Betriebes bei,“ begründet Philipp Bodner, Forscher von Eurac Research, die Entscheidung der Jury.

Der zweite Platz ging an Christoph Ladurner aus Labers bei Meran. Mit großem Einsatz hat der Bewirtschafter die gepachteten, verwilderten Kastanienhaine wieder revitalisiert und einen professionellen Kastanienanbau gestartet. Der große Wert von Kastanienhainen als kulturlandschaftliches Element spielt dabei eine große Rolle.

Drittplatzierter ist der imposante, von Luise Pichler und Oliver Tarsia bewirtschaftete Kastanienhain der Villa Toldt in Vahrn. Auch dieser Hain ist sehr gut gepflegt und der Erhalt der riesigen Altbäume hat neben der ökologischen Bewirtschaftung der Fläche oberste Priorität.

Während alle angemeldeten Kastanienhaine ihre unglaubliche Vielfalt eint, haben deren Bewirtschafter*innen eines gemeinsam: die Leidenschaft und Ausdauer, mit welcher die Bäume und Flächen unter oft schwierigen Bedingungen gepflegt werden. Jeder Kastanienhain ist einzigartig und erhaltenswert und alle Bewirtschafter*innen leisten einen wertvollen Beitrag zum Erhalt dieser Kulturlandschaft.

Der 2021 gegründeten Initiative Baumgart gehören Eurac Research, Roter Hahn, Bioland Südtirol, der Sortengarten Südtirol, der Heimatpflegeverband, das Obstbaumuseum, das Amt für Natur, das Versuchszentrum Laimburg und der Dachverband für Natur- und Umweltschutz an.

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Per la prima volta premiati i castagneti più pregiati dell'Alto Adige

Il premio per il castagneto più pregiato 2024 va alla Val Venosta
L'iniziativa Baumgart si è posta l'obiettivo di promuovere i frutteti di pregio, compresi i castagneti. Per aumentare la visibilità di questi habitat e riconoscere il valore di chi li coltiva, Baumgart organizza ogni anno dei campionati e assegna dei premi ai frutteti più pregiati. Nel 2024, l'iniziativa ha organizzato il primo campionato di castagneti - il boschetto vincitore è stato ora determinato.

Si tratta di una forma di utilizzo del territorio estesa, multifunzionale e tradizionale, costituita da alberi da frutto ad alto fusto: stiamo parlando dei castagneti, diffusi in Alto Adige con una superficie utile di circa 400 ettari. Per dare attenzione al fatto che i castagneti sono un habitat che merita di essere protetto, che caratterizza il paesaggio e crea identità, l'iniziativa Baumgart 2024 ha invitato tutti i gestori di castagneti dell'Alto Adige a partecipare al primo campionato di castagneti. Attraverso questo campionato, l'iniziativa mira a valorizzare la coltivazione dei castagneti, in quanto strettamente legata alla cultura altoatesina e, non da ultimo, utile a fornire alla popolazione alimenti di alta qualità.
25 gestori di castagneti da Naz-Sciaves a Silandro hanno risposto all'appello dell'iniziativa e si sono iscritti per partecipare. I castagneti iscritti sono stati visitati da un esperto e valutati in base a criteri quali estetica, manutenzione, utilizzo e biodiversità.

Il vincitore del primo Campionato altoatesino del castagno è stato Paul Kofler di Keschtnhof con il suo boschetto a Castelbello. “Questo boschetto rappresenta tutti i valori per i quali noi dell’iniziativa Baumgart ci impegniamo. La tradizionale recinzione a picchetto della Val Venosta e i muretti a secco sono stati costruiti o restaurati di proposito. Il boschetto si inserisce magnificamente nel paesaggio montano circostante ed è molto ben curato. I vecchi castagni con le loro numerose cavità e i prati ampiamente coltivati offrono rifugio a molte specie animali e vegetali.  Infine, ma non meno importante, la struttura contribuisce anche al successo economico dell'azienda agricola”, spiega Philipp Bodner, ricercatore di Eurac Research, motivando la decisione della giuria.

Il secondo posto è andato a Christoph Ladurner di Labers, vicino a Merano. Con grande impegno, l'agricoltore ha rivitalizzato i castagneti in affitto, che erano cresciuti troppo, e ha avviato una coltivazione professionale di castagne. Il grande valore dei castagneti come elemento del paesaggio culturale gioca in questo caso un ruolo importante.

Il terzo posto è andato all'imponente castagneto di Villa Toldt a Varna, gestito da Luise Pichler e Oliver Tarsia. Anche questo castagneto è molto ben curato e la conservazione degli enormi alberi secolari è una priorità assoluta insieme alla gestione ecologica dell'area.

Se tutti i castagneti registrati sono accomunati dalla loro incredibile diversità, i loro gestori hanno una cosa in comune: la passione e la perseveranza con cui gli alberi e le aree vengono curati in condizioni spesso difficili. Ogni castagneto è unico e merita di essere preservato, e tutti i gestori danno un contributo prezioso alla conservazione di questo paesaggio culturale.

L'iniziativa Baumgart, fondata nel 2021, comprende Eurac Research, Gallo Rosso, Bioland Alto Adige, Sortengarten Südtirol, l'Heimatpflegeverband, l'Obstbaumuseum, Ufficio Natura della Provincia autonoma di Bolzano, il Centro di Sperimentazione Laimburg e la Federazione Ambientalisti Alto Adige.

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