Freitag, 11. August 2023 07:48

UW-Verbände - PM Es ist genug! CS Basta!

Gemeinsame Medienmitteilung von Dachverband für Natur und Umweltschutz, Mountain Wilderness, Heimatpflegeverband, CAI Alto Adige und AVS zur neuen Aufstiegsanlage auf den Ciampinoi (Wolkenstein/St. Christina)

Es ist genug!

Südtirols Umwelt- und Alpinverbände lehnen die weitere Erschließung des Ciampinoi-Gipfels ab. Sie kündigen eine Stellungnahme im laufenden Genehmigungsverfahren an. (testo ital. sottostante)

Auf der Website der Landesagentur für Umwelt und Klimaschutz ist seit kurzem die Umweltvorstudie zur Errichtung der 10er-Gondelbahn "Ruacia-Sochers-Bruno" des 6er-Sesselliftes "Sochers-Ciampinoi" veröffentlicht. Die heutige Gondelbahn soll verlegt und verlängert werden, d.h. die heutige Bergstation wird zukünftig zur Mittelstation. Auf der Höhe der neuen Mittelstation wird die Talstation des neuen Sessellifts errichtet. Die neue Trasse für die Gondelbahn macht die Rodung von knapp drei Hektar Wald notwendig. „Sie verschandelt aber auch eine vom Tal aus gut einsehbarer Gebirgslandschaft“, so die Umweltverbände in einer gemeinsamen Aussendung. Geplant ist, dass die Förderleistung der Umlaufbahn von heute 2.200 Personen pro Stunde auf 3.500 erhöht wird.

Luxusressort und Ski-WM
Aufschlussreich sind die Begründungen in der Umweltvorstudie: Neben dem Sommerbetrieb sei eine urbanistische und architektonische Neugestaltung aufgrund der Bewerbung um die Ski-Weltmeisterschaften 2029 notwendig. Schließlich will man bei Sochers das Gebäude der heutigen Bergstation nutzen, um dort zu einem späteren Zeitpunkt ein Luxushotel zu errichten. „Die neue Mittelstation – bisher endete die Gondelbahn hier – wird daher um 200 Meter verlegt, wohl um die Ruhe und Aussicht der gut betuchten Gäste nicht allzu stören“, so die Umweltverbände. Dabei sind ressourcenintensive Hotelanlagen auf über 2.000 Meter gerade angesichts der Klimakrise Schnee von gestern. Die Umweltverbände werden sich daher mit eigenen Stellungnahmen am Verfahren beteiligen und rufen die Bürger*innen auf, ihre Verbesserungsvorschläge ebenfalls bis Ende August beim zuständigen Landesamt zu hinterlegen.

Kapazität der Lifte beibehalten
Der neue 6er-Sessellift mit einer geplanten Förderleistung von 2.800 Menschen pro Stunde ist nicht die einzige Aufstiegsanlage auf den Ciampinoi. Denn der Gipfel wird nicht nur von St. Christina aus, sondern auch von Wolkenstein und dem Gebiet Plan de Gralba mit einer Gesamtförderleistung von 4.800 Personen pro Stunde erschlossen. Auch wer die Sellaronda fährt, macht dort Halt, um die einzigartige Bergkulisse zu bestaunen. Die Folge: Auf dem Gipfel fehlt schlichtweg der Platz für noch mehr Menschen. Die Umweltverbände fordern daher, dass erstens die Kapazität der Anlagen nicht weiter erhöht wird. Zweitens braucht es ein Gesamtkonzept. Denn in St. Christina bzw. in Wolkenstein wird an neuen Projekten auf den Monte Pana gearbeitet, die zusätzliche Freizeitsportler und Besucher*innen bringen werden. „Die Spirale der ständigen Erweiterung der Aufstiegsanlagen muss endlich unterbrochen werden. Denn die Erschließung der Berge ist abgeschlossen“, so die Umweltverbände.

Die Umweltvorstudie gibt es hier: https://umwelt.provinz.bz.it/umweltpruefungen/uvp-sup-screening-ippc-aktuelle-veroeffentlichungen.asp. Stellungnahmen können bis spätestens 3. September an das UVP-Amt geschickt werden.
 
=========

Comunicato stampa congiunta della Federazione Ambientalisti Alto Adige, Mountain Wilderness, Heimatpflegeverband, CAI Alto Adige e Alpenverein Südtirol sul nuovo impianto di risalita sul Ciampinoi (Selva di Val Gardena/S. Cristina).

Basta!

Le associazioni ambientaliste e alpinistiche dell'Alto Adige respingono l'ulteriore sfruttamento della cima del Ciampinoi. Annunciano una presa di posizione nell'ambito della procedura di autorizzazione in corso.

Sul sito dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima è stato recentemente pubblicato lo studio preliminare ambientale per la costruzione della cabinovia a 10 posti "Ruacia-Sochers-Bruno" e della seggiovia a 6 posti "Sochers-Ciampinoi". L'attuale cabinovia dovrà essere trasferita e ampliata, e quindi l'attuale stazione a monte diventerà in futuro la stazione intermedia. La stazione a valle della nuova seggiovia sarà costruita al livello della nuova stazione intermedia. Il nuovo tracciato della cabinovia richiederà il disboscamento di quasi tre ettari di foresta. "Ma deturpa anche un paesaggio montano ben visibile dalla valle", hanno dichiarato le associazioni ambientaliste in un comunicato congiunto. Il piano prevede di aumentare la capacità della funivia dalle attuali 2.200 persone all'ora a 3.500.

Resort di lusso e campionati mondiali di sci
Le motivazioni addotte nello studio preliminare ambientale sono rivelatrici: oltre all'esercizio estivo, sarebbe necessaria una riqualificazione urbanistica e architettonica in vista della candidatura ai Campionati mondiali di sci del 2029. In aggiunta, a Sochers si intende utilizzare l'edificio dell'attuale stazione a monte per costruirvi in seguito un hotel di lusso. "La nuova stazione intermedia – dove prima terminava la cabinovia - sarà quindi spostata di 200 metri, probabilmente per non disturbare troppo la tranquillità e la vista degli ospiti benestanti", affermano le associazioni ambientaliste. Le strutture alberghiere ad alta intensità di risorse a più di 2.000 metri fanno ormai parte del passato, soprattutto alla luce della crisi climatica. Le associazioni ambientaliste parteciperanno quindi alla procedura con proprie dichiarazioni e invitano i cittadini a presentare anche i loro suggerimenti di miglioramento all'ufficio provinciale competente entro la fine di agosto.

Mantenere invariata la capacità degli impianti di risalita
La nuova seggiovia a 6 posti con una capacità prevista di 2.800 persone all'ora non è l'unico impianto di risalita sul Ciampinoi. La vetta, infatti, non è accessibile solo da S. Cristina, ma anche da Selva di Val Gardena e dall'area di Plan de Gralba, con una capacità totale di 4.800 persone all'ora. Anche chi percorre il Sellaronda si ferma lì per ammirare lo straordinario scenario montano. Risultato: sulla cima semplicemente non c'è spazio per ancora più persone. Le associazioni ambientaliste chiedono quindi in primo luogo che la capacità degli impianti non venga ulteriormente aumentata. In secondo luogo, è necessario un piano complessivo. Perché a S. Cristina o a Selva di Val Gardena si sta lavorando a nuovi progetti sul Monte Pana che porteranno ulteriori amatori e visitatori. "La spirale di costante espansione degli impianti di risalita deve essere finalmente interrotta. Perché lo sviluppo della montagna ha raggiunto i suoi limiti", sottolineano le associazioni ambientaliste.

Lo studio preliminare ambientale è disponibile qui: https://ambiente.provincia.bz.it/valutazioni-ambientali/via-vas-screening-aia-pubblicazioni-attuali.asp Le osservazioni possono essere inviate all'ufficio VIA entro il 3 settembre.

Schon gelesen?

nsb012023 Umwelt

Dranbleiben

Bleiben Sie immer auf dem Laufenden und abonnieren Sie unseren RSS-Feed:

rss

Archiv Presse