Dienstag, 17. Oktober 2023 12:21

UW-Verbände - PM Die Bobbahn in Cortina wird nicht gebaut! CS La pista di bob a Cortina non sarà costruita!

Gemeinsame Pressemitteilung von CAI Alto Adige, Alpenverein Südtirol, Mountain Wilderness, Dachverband für Natur- und Umweltschutz und Heimatpflegeverband Südtirol zur Bobbahn in Cortina

„Die Vernunft hat gesiegt: Die Bobbahn in Cortina wird nicht gebaut!“

Die Südtiroler Alpin- und Umweltverbände haben mit Erleichterung zur Kenntnis genommen, dass die Bob-, Rodel-, Skeleton- und Para-Bob-Wettbewerbe der Olympischen und Paralympischen Winterspiele Mailand Cortina 2026 nicht – wie ursprünglich geplant – in Cortina d'Ampezzo, stattfinden werden. (testo ital. sottostante)

Die Nachricht von der Erklärung des Präsidenten des CONI, Mitglied des IOC und Präsident der Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò ist inzwischen auf allen Medienplattformen zu finden: „Die Wettbewerbe werden im Ausland stattfinden!“ „Die Regierung hat uns erst vor zwei Tagen darüber informiert“, sagte Malagò, „dass die beste und nachhaltigste Option darin besteht, das „Sliding Center“ in Cortina nicht zu realisieren und die Wettbewerbe in einer bereits bestehenden und funktionierenden Anlage durchzuführen.“

Das IOC, das sich stets für die Wiederverwendung bestehender Anlagen zur Kostensenkung und Vereinfachung der Abläufe ausgesprochen hat, hat die Entscheidung der italienischen Behörden begrüßt. Die Vorsitzende der Koordinierungskommission Kristin Kloster Aasen sprach von einer als „verantwortungsvollen Entscheidung“.

Der Einsatz von Bürger- und Umweltinitiativen wirkt!
In den letzten Wochen gab es viele Demonstrationen und Initiativen in Cortina von Bürger- und Umweltorganisationen, bei denen unter anderem auch CAI Alto Adige, Alpenverein Südtirol, Mountain Wilderness, Dachverband für Natur und Umweltschutz und Heimatpflegeverband Südtirol aktiv beteiligt waren. Dies kulminierte in der großen Kundgebung am 24. September. Endlich hat man die Realität eines Projekts zur Kenntnis genommen, das aus ökologischer, sozialer, politischer und wirtschaftlicher Sicht schon immer unhaltbar war. Vernunft und gesunder Menschenverstand haben sich gegen die Umsetzung einer 150 Millionen Euro teuren Bobbahn durchgesetzt, die nicht nur eine Verschwendung von öffentlichen Geldern und ökologische Schäden verursacht hätte, sondern auch im Betrieb teuer gewesen wäre.

Problematische Olympiaprojekte auch in Südtirol
Aber während Cortina aufatmet, machen wir uns in Südtirol Sorgen über die Konsequenzen der geplanten Straßenprojekte, die mit Olympia-Geldern finanziert werden. Mit einer kürzlich
verabschiedeten Verordnung des Präsidenten des Ministerrats vom 19. September 2023, dem „Finanzierungsplan der Olympischen Spiele“, wurden Verkehrsinfrastrukturprojekte aus
Kostengründen neu finanziert. Ein Großteil dieser Projekte wird erst nach Abschluss der Olympischen Winterspiele 2026 fertiggestellt. Besorgniserregend sind die Finanzierungen für Straßenbauprojekte (die Umfahrungsstraße Toblach, die große Brücke in Innichen, die dreispurige Erweiterung des Abschnitts Kiens–Kniepass), die in Kombination mit bereits laufenden Projekten wie der Umgehungsstraße Kiens und Percha sowie geplanten Projekten, wie dem doppelstöckigen Kreisverkehr in Olang, zu erheblicher Kapazitätserhöhung auf der Pustertaler Straße führen werden, was zu einem erhöhten Durchzugsverkehr von schweren Lastwagen und privaten Fahrzeugen führen wird. Nicht unerheblich ist auch der landschaftliche Eingriff dieser Projekte und die Versiegelung des Bodens, die sich daraus ergibt.
Der Landesplan für nachhaltige Mobilität 2035, der vor kurzem verabschiedet wurde, sehe eigentlich eine Reduzierung des motorisierten Individualverkehrs außerhalb der Stadtzentren um 26 % vor und betont, dass Lösungen zu bevorzugen seien, die die Anzahl der invasiven Straßeninfrastrukturen minimieren.

Auch in Antholz explodierende Kosten und ein Speicherbecken mitten im Wald
Knapp 52 Millionen Euro kostet laut kürzlich vom Ministerrat genehmigten Finanzierungsplan der Ausbau des Biathlonzentrums und der dazugehörigen Infrastrukturen, inklusive einem
Speicherbecken, das landschaftszerstörend mitten im Wald angelegt werden soll. Mit über 26 Millionen muss mehr als die Hälfte davon von der Provinz Bozen finanziert werden. 2021 war noch von Gesamtkosten in der Höhe von 28 Millionen die Rede und 2019 war versprochen worden, dass „keine zusätzlichen großen Investitionen oder Infrastrukturen“ in Antholz notwendig wären. CAI Alto Adige, Alpenverein Südtirol, Mountain Wilderness, Dachverband für Natur- und Umweltschutz und Heimatpflegeverband Südtirol hoffen, dass die Politik angesichts dieser Prognosen mutige und angemessene Entscheidungen trifft, indem sie die Bevölkerung in die Entwicklung mit einbezieht. Außerdem sollten die erheblichen verfügbaren Ressourcen dazu genutzt werden, die realen Bedürfnisse derjenigen zu befriedigen, die in den Bergen leben, indem sie die Dienstleistungen, das Gesundheitswesen, die Schulen und den öffentlichen Verkehr verbessern.

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Comunicato stampa congiunto di CAI Alto Adige, Alpenverein Südtirol, Mountain Wilderness, Federazione Ambientalisti Alto Adige e Heimatpflegeverband Südtirol

Una decisione ragionevole: La pista di bob a Cortina non sarà costruita!

Apprendiamo con sollievo che le gare di bob, slittino, skeleton e para-bob dei Giochi olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 non si svolgeranno a Cortina d'Ampezzo come inizialmente previsto!

E' ormai rimbalzata in internet su tutte le testate dei media la notizia della dichiarazione del presidente del Coni nonché membro CIO e presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò al Congresso del CIO in corso di svolgimento a Mumbai: "Si andrà all'estero!" "Solo due giorni fa il Governo ci ha informato - ha detto Malagò - di considerare come opzione migliore e più sostenibile quella di non realizzare lo sliding center a Cortina e di spostare le gare in un impianto già esistente e funzionante”.

Il CIO, che è sempre stato dichiaratamente favorevole al riutilizzo degli impianti esistenti per ridurre i costi e semplificare le operazioni, ha accolto con favore la rinuncia delle autorità italiane con la presidente della Commissione di Coordinamento Kristin Kloster Aasen che ha parlato di una "decisione responsabile".

Tante sono state nel tempo le manifestazioni ed iniziative tenute a Cortina dalle Organizzazioni dei Cittadini ed Ambientaliste, che hanno visto tra gli altri presenti in modo proattivo le associazioni ambientaliste dell’Alto Adige come CAI Alto Adige Alpenverein Südtirol, Mountain Wilderness, Federazione Ambientalisti Alto Adige e Heimatpflegeverband Südtirol, culminate nella grande manifestazione popolare del 24 settembre u.s. Finalmente si è giunti ad una presa d'atto della realtà di un'opera che è sempre stata insostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, politico ed economico! Necessità e buon senso hanno prevalso sulla realizzazione di uno Sliding Center dal costo di 150 milioni di euro che oltre a provocare spreco di denaro pubblico e un sicuro danno ambientale avrebbe lasciato in eredità un costoso impianto in termini di esercizio.

Se però Cortina tira un sospiro di sollievo, in Alto Adige siamo preoccupati per le conseguenze che avranno le opere stradali in corso di realizzazione e progettazione finanziate con i soldi delle olimpiadi. Con un recente Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri DCPM del 19 settembre 2023 “Piano complessivo delle opere olimpiche” sono state rifinanziate, per adeguamento dei costi, opere viarie che in buona parte verranno ultimate solo dopo la chiusura delle olimpiadi invernali 2026. A preoccupare sono i finanziamenti per opere viarie (circonvallazione Dobbiaco, sovrappasso ferroviario a S. Candido, ampliamento del tratto Chienes – La Serra a 3 corsie) che unite a quelle in fase di realizzazione circonvallazione di Chienes e Perca, e in discussione, come la rotatoria a due piani di Valdaora, produrranno sulla strada della Pusteria una notevole fluidificazione del traffico stradale con conseguente aumento del traffico di transito di mezzi pesanti oltre che di quello privato. Non secondario è l’impatto paesaggistico di queste opere e l’impermeabilizzazione del suolo che ne deriva.
Il Piano Provinciale della Mobilità Sostenibile 2035, di recente approvazione, prevede una riduzione del 26% del trasporto privato motorizzato al di fuori dei centri abitati e afferma che si dovranno privilegiare soluzioni che riducano al minimo le infrastrutture viarie invasive.

Anche ad Anterselva costi in aumento ed un bacino in mezzo al bosco
Secondo il piano finanziario recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, l'espansione del centro biathlon e delle relative infrastrutture, compreso un bacino di accumulo che dovrebbe essere costruito nel bel mezzo del bosco con gravi impatti paesaggistici, costerà quasi 52 milioni di euro. Oltre 26 milioni di questi dovranno essere finanziati dalla Provincia di Bolzano, rappresentando più della metà delle spese. Nel 2021 si parlava ancora di un costo totale di 28 milioni e nel 2019 addirittura si sosteneva che ad Anterselva non sarebbero state necessarie "ulteriori grandi investimenti o infrastrutture".

L’auspicio di CAI Alto Adige Alpenverein Südtirol, Mountain Wilderness, Federazione Ambientalisti Alto Adige e Heimatpflegeverband Südtirol è che a fronte di queste previsioni la politica tragga decisioni coraggiose opportune, in primo luogo coinvolgendo la popolazione facendola partecipe dello sviluppo del proprio territorio. In secondo luogo impiegando le ingenti risorse disponibili per rispondere ai bisogni reali di chi le montagne le abita e le vive quotidianamente, ovvero migliorando i servizi, la sanità, le scuole e il trasporto pubblico.

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