Am 24. September erreicht man die Frommer Alm entweder per Pferdekutsche von der Franzin Alm aus, oder zum Preis von ca. 20 Euro (44 Euro für Familien) von St. Zyprian aus mit der Seilbahn. Mit den öffentlichen Verkehrsmitteln sind die Ziele entlang der Nigerpassstraße dagegen kaum erreichbar, denn die Busverbindungen wurden stark gekürzt. Konnte man noch in den letzten Jahren bequem und ohne Umsteigen zum Preis von maximal 4,50 Euro im Stundentakt von Bozen zur Frommer Alm gelangen, ist das heute nur mehr schwer möglich. Denn die Buslinie 185 von Bozen über Tiers – vormals nach Paolina – fährt nur mehr bis St. Zyprian, zur Seilbahn. Bergfreunde sind also entweder auf ein Pferdefuhrwerk oder auf die überteuerte private Seilbahn angewiesen und zahlreiche Ausgangspunkte entlang der Strecke sind mit öffentlichen Verkehrsmitteln nicht mehr regelmäßig erreichbar.
„Eine private Bahn in einem Skigebiet ist kein öffentliches Verkehrsmittel“
Für die Obfrau des Heimatpflegeverbandes Claudia Plaikner ist das inakzeptabel: „Hier wird suggeriert, als sei die Seilbahn Tiers–Frommer Alm Teil des öffentlichen Personennahverkehrs. Wäre sie das, dann müsste sie zumindest in der Preispolitik einem sozial verträglichen Tarifsystem angepasst sein. Dass Wanderer und Ausflügler durch die Streichung von öffentlichen Verbindungen zum Umstieg auf eine teure private Seilbahn gezwungen werden, ist nicht akzeptabel. Eine private Bahn in einem Skigebiet ist kein öffentliches Verkehrsmittel. Deshalb müssen die öffentlichen Busverbindungen über den Nigerpass umgehend wieder aufgestockt werden.“
Maßnahmen für die wirklich betroffenen Pässe notwendig und nicht zur Förderung einer privaten Seilbahn
Während die Gemeinde Welschnofen bereits an „eine zeitweise Schließung der Nigerpassstraße in bestimmten Zeiträumen denkt”, sind solche Perspektiven für die wirklich betroffenen Dolomiten- und anderen Gebirgspässe Südtirols weiterhin Zukunftsmusik. Die im kürzlich erschienenen Mobilitätsplan Südtirol 2035 vorgestellten Low-Emission-Zones sollen den Verkehr auf den Pässen zwar verringern, ein klares Maßnahmenpaket und einen definitiven Zeitrahmen gibt es dafür allerdings noch nicht. „Auf Südtirols verkehrsgeplagten Pässen – sowohl jenen in den Dolomiten als auch anderswo – müssen umgehend Maßnahmen zur Reduktion des motorisierten Individualverkehrs umgesetzt und der öffentliche Nahverkehr ausgebaut werden“, fordert deshalb Josef Oberhofer, der Präsident des Dachverbands für Natur und Umweltschutz, „aber für den Klima- und Landschaftsschutz und nicht als Starthilfe für private Seilbahnen, wie beim Nigerpass.“
Auch die Betriebe entlang der Nigerpassstraße wehren sich gegen die Streichung der öffentlichen Verkehrsmittel. Sie haben eine Onlinepetition ins Leben gerufen, damit „das Naturjuwel Rosengarten weiterhin für alle erreichbar bleibt.“
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Comunicato stampa congiunta del Heimatpflegeverband Südtirol e della Federazione Ambientalisti Alto Adige sulla chiusura al traffico della strada del Passo Nigra
Chiusura al traffico della strada del Passo Nigra il 24 settembre: continua il sostegno per avviare la funivia privata.
Mentre la valanga di auto e moto continua a scivolare incontrollata su molti passi dolomitici e altri passi alpini in Alto Adige, il 24 settembre il Passo Nigra, relativamente poco trafficato, sarà chiuso al traffico motorizzato privato per la seconda volta nel corso di quest'estate. Con il pretesto di una limitazione del traffico a scopi di sostenibilità ambientale, la funivia privata Tires – Malga Frommer, già finanziata con elevati contributi pubblici, continuerà a ricevere sostegno per l'avviamento.
Il 24 settembre sarà possibile raggiungere la Malga Frommer o con una carrozza trainata da cavalli partendo dalla Malga Franzin, oppure con la funivia da San Cipriano al prezzo di circa 20 Euro (44 Euro per le famiglie). Con i mezzi pubblici, invece, le destinazioni lungo la strada del Passo Nigra saranno difficilmente accessibili, poiché da qualche tempo a questa parte i collegamenti con gli autobus sono stati notevolmente ridotti. Mentre negli anni scorsi era ancora possibile arrivare da Bolzano alla Malga Frommer comodamente ogni ora, senza cambi e al prezzo massimo di 4,50 Euro, ora è tutto più complicato. Infatti, la linea 185 da Bolzano via Tires - un tempo diretta all’impianto Paolina - arriva ora solo fino a San Cipriano, alla funivia. Gli amanti della montagna devono quindi affidarsi a una carrozza trainata da cavalli o alla costosissima funivia privata, e numerosi punti di partenza per escursioni situati lungo la strada del passo non sono più regolarmente raggiungibili con i mezzi pubblici.
"Una funivia privata in un'area sciistica non è un mezzo di trasporto pubblico".
Per Claudia Plaikner, presidente dell'Heimatpflegeverband, è inaccettabile: "Qui si vuole suggerire che la funivia Tires - Malga Frommer faccia parte del sistema di trasporto pubblico locale. Se così fosse, dovrebbe almeno adeguarsi a un sistema tariffario socialmente sostenibile come quello pubblico. Non è accettabile che gli escursionisti e amanti della montagna siano costretti a passare a una costosa funivia privata a causa della cancellazione dei collegamenti pubblici. Una funivia privata in una stazione sciistica non è un mezzo di trasporto pubblico. Pertanto si ritiene necessario che i collegamenti pubblici in autobus sulla strada del Nigra vengano immediatamente ripristinati".
Misure per il contenimento del traffico sono auspicabili per i passi realmente interessati dal problema e non per la promozione di una funivia privata.
Mentre il Comune di Nova Levante sta già "pensando a una chiusura temporanea della strada del Passo del Nigra in determinati periodi", tali prospettive rimangono solamente sogni nel cassetto per i passi dolomitici e gli altri passi alpini dell'Alto Adige realmente congestionati dal traffico. Le “low-emission-zones”, zone a basse emissioni, presentate nel Piano Provinciale della Mobilità 2035, pubblicato di recente, sono destinate a ridurre il traffico sui passi, ma a riguardo non esiste ancora né un pacchetto chiaro di misure, né una tempistica stabilita. "Sui passi altoatesini afflitti dal traffico - sia nelle Dolomiti che altrove - è necessario attuare immediatamente misure per ridurre il trasporto individuale motorizzato e potenziare il trasporto pubblico", chiede Josef Oberhofer, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige, "ma con il concreto obiettivo della protezione del clima e del paesaggio e non come aiuto all’avviamento per le funivie private, come nel caso del Passo Nigra".
Anche le imprese situate tra Tires a la Malga Frommer si oppongono alla cancellazione delle corse di trasporto pubblico e hanno lanciato una petizione online affinché "il gioiello naturale del Catinaccio resti accessibile a tutti".