Donnerstag, 20. April 2023 12:36

DVN+MountainWilderness - PM Skikarussell: Jetzt Schlussstrich ziehen! CS Abbandonare definitivamente il Carosello sciistico dell’Ortler Ronda!

Gemeinsame Medienmitteilung des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz sowie Mountain Wilderness zum gerichtlichen Nein zur Ortler-Ronda

Skikarussell: Jetzt Schlussstrich ziehen!

Es ist ein guter Tag für den Naturschutz: Der Staatsrat hat einer breiten Front von Umweltverbänden Recht gegeben und die Entwicklung des Skikarussells Ortler Ronda in Sulden gestoppt - vorerst. Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz sowie Mountain Wilderness fordern jetzt die Landesregierung auf, unter dieses aus der Zeit gekommenes Projekt einen endgültigen Schlussstrich zu ziehen. (testo ital. sottostante)

Die Errichtung der neuen Seilbahn zum Hintergratkopf und der Bau einer neuen Skipiste hätten die Moräne unter der Hintergratspitze unwiederbringlich zerstört. In diesem Gebiet sind außerdem Steinadler, Bartgeier und Schneehühner zuhause, die durch die Skifahrenden gestört worden wären. Als Feigenblatt für diesen massiven Eingriff diente der Politik die Idee eines verkehrsberuhigten Suldens. Das Konzept „Autofreies Sulden“ war jedoch bereits 2014 als Voraussetzung für die Genehmigung der Rosim-Bahn festgelegt worden, hätte also schon damals realisiert werden müssen. Die Politik ist den Umweltverbänden bisher die Antwort schuldig geblieben, wie der Autoverkehr im Tal wirklich vermieden werden soll. Schließlich muss, wer nach Sulden möchte, durch den Vinschgau nach Spondinig, dann durch Prad und schließlich durchs Suldental fahren. Ein Blick auf die Seiser Alm zeigt außerdem, wie durch Ausnahmeregelungen die Verkehrsbeschränkungen umfahren werden. Die Umweltverbände zeigen sich daher über das Gerichtsurteil sehr erfreut.

Jetzt fordern der Dachverband für Natur- und Umweltschutz sowie Mountain Wilderness die Landesregierung angesichts des galoppierenden Klimawandels und des rasanten Artensterbens auf, das Projekt der Ortler-Ronda endgültig ad acta zu legen. Zur Erinnerung: Die Landesregierung hatte im letzten Herbst den neuen Entwurf des Nationalparkplans und der Nationalparkordnung vorgelegt. In den Durchführungsbestimmungen zum Nationalpark heißt es: „Bei nachgewiesenem sozialen und wirtschaftlichen Nutzen sind neue Aufstiegsanlagen für neue zulässige Skipisten erlaubt, sofern sie in einer angemessenen gebietsstrategischen Planung enthalten sind“. Die Natur- und Klimaschutzvereine wiederholen heute ihre Forderung nach Streichung dieses Passus aus dem Entwurf des Nationalparkplans, der unter anderem die von der Landesregierung beschlossenen Klimaziele untergräbt. Unter gebietsstrategischer Planung ist übrigens lediglich der Fachplan für Skipisten und Aufstiegsanlagen gemeint, der bekanntlich kein Schutzinstrument ist. Auch wird kein Unternehmer eine Aufstiegsanlage bauen, die ihm keinen sozialen und wirtschaftlichen Nutzen bringt.

Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz sowie Mountain Wilderness stehen hinter dem Ziel der Landesregierung, dass Südtirol bis 2040 klimaneutral sein wird. Die Landesregierung kann jetzt einmal mehr zeigen, wie ernst sie es mit der Vision Klimaland Südtirol meint, indem sie den Plänen für eine neue Skipiste und einen neuen Skilift im Nationalpark eine klare Absage erteilt.

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Comunicato stampa congiunto della Federazione Ambientalisti Alto Adige e di Mountain Wilderness sulla sentenza del Consiglio di Stato contro l'Ortler Ronda.

Abbandonare definitivamente il Carosello sciistico dell’Ortler Ronda!

Finalmente una buona notizia per la conservazione della natura: il Consiglio di Stato ha dato ragione a un ampio fronte di Associazioni Ambientaliste e per il momento ha bloccato lo sviluppo del carosello sciistico Ortler Ronda a Solda. La Federazione Ambientalisti Alto Adige e Mountain Wilderness chiedono ora alla Giunta Provinciale di abbandonare definitivamente questo progetto anacronistico.

La costruzione della nuova funivia con arroccamento sulla Punta del Coston e la realizzazione di una nuova pista da sci avrebbero distrutto irrimediabilmente la morena sottostante. Uno degli ultimi ecosistemi glaciali delle Alpi sarebbe stato perduto per sempre. L'area ospita aquile reali, gipeti e pernici, che sarebbero stati disturbati dagli sciatori. Il concetto ‘Solda senz’Auto’ è servito alla Politica come foglia di fico per mascherare questa infrastrutturazione massiccia in un’area molto delicata. Il concetto ‘Solda senz’Auto’ era già stato posto come condizione per la realizzazione dell'impianto Rosim nel 2014 dalla Delibera della Giunta provinciale che autorizzava l’impianto. Questo progetto non è mai stato realizzato. L’impianto Rosim, invece, è stato costruito.

Finora la Politica non ha fornito alle Associazioni ambientaliste una risposta relativamente a come si possa realmente ridurre significativamente il traffico automobilistico nella valle. Infatti, chi vuole arrivare a Solda deve attraversare la Val Venosta fino a Spondigna, attraversare Prato allo Stelvio e poi percorrere la valle di Solda. Uno sguardo all'Alpe di Siusi mostra anche come le deroghe possano vanificare gli effetti positivi delle limitazioni al traffico. Le Associazioni ambientaliste sono quindi molto soddisfatte della sentenza del Consiglio di Stato.

Ora, alla luce del cambiamento climatico in corso che può accelerare l’estinzione di alcune specie, la Federazione Ambientalisti Alto Adige e Mountain Wilderness chiedono alla Giunta provinciale di accantonare definitivamente il progetto Ortler Ronda. Le Associazioni ricordano che lo scorso autunno la Giunta provinciale ha presentato la nuova proposta del Piano del Parco Nazionale dello Stelvio e il relativo Regolamento, che recita: "In presenza di comprovati vantaggi sociali ed economici sono consentiti nuovi impianti di risalita per nuove piste da sci autorizzate, purché inserite in un apposito piano strategico d'area". Le Associazioni ribadiscono oggi la richiesta di cancellare questo passaggio dalla proposta del piano del parco nazionale, che inoltre compromette gli obiettivi climatici approvati dalla Giunta provinciale. Per inciso, per pianificazione strategica dell'area si intende esclusivamente il piano di settore degli impianti di risalita e delle piste da sci, che, come è noto, non è uno strumento di protezione ambientale; tanto è vero che nessun imprenditore investirebbe in un impianto di risalita che non gli porti benefici sociali ed economici.

La Federazione Ambientalisti Alto Adige e Mountain Wilderness sostengono l'obiettivo della Giunta provinciale di rendere l'Alto Adige neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040. La Giunta provinciale può ora dimostrare ancora una volta quanto sia seria la visione del Piano Clima dell’Alto Adige, respingendo chiaramente i progetti per una nuova pista da sci e un nuovo impianto di risalita nel Parco Nazionale dello Stelvio.