Die Vorgeschichte ist bekannt. Nachdem man im Bauboom der letzten 50 Jahre sukzessive Baurechte im Grünen geschaffen hatte, sollte das neue Landesgesetz Raum und Landschaft Abhilfe schaffen. Die Landesregierung macht mit den jüngsten Änderungen am Landschaftsleitbild nun den Sprung in die Ära vor dem neuen Raumordnungsgesetz: Nach dem Gießkannenprinzip will die Landesregierung Baurechte auf Natur- und Agrarflächen vergeben und touristische Erweiterungen im Grün zulassen. Im Widerspruch zum Klimaplan und den eigenen Leitlinien für das Gesetz „Raum und Landschaft“. Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz sowie der Heimatpflegeverband hatten zu Jahresbeginn jeweils in einer ausführlichen Stellungnahme kritisiert, dass statt einer weitsichtigen und nachhaltigen Landschaftsplanung die Landesregierung damit Partikularinteressen bedient und das Bauen über die Interessen des Landschaftsschutzes stellt.
Erhebliche Umweltauswirkungen
Im Februar 2023 hatten fast alle Gemeinden Südtirols nach einer Debatte in den Gemeinderäten eine eigene Stellungnahme zu den Änderungen am Landschaftsleitbild abgegeben. So sieht es das Verfahren zur Änderung an Fachplänen vor. Ein Großteil der Gemeinden griff dabei auf die vom Gemeindeverband ausgearbeitete Vorlage zurück mit der Forderung das Bauen in den Natur- und Agrarflächen sogar noch weiter auszudehnen. Gleichzeitig hat die Landesregierung den gesetzlich vorgesehenen Umweltvorbericht in Auftrag gegeben. Am 23. März verfasst das zuständige Amt für Umweltprüfungen auf Grundlage des Berichts ein Gutachten und kommt zum Schluss: „Dem Umweltvorbericht zufolge kann die Umsetzung der Artikel 1, 3, 4, 6, 8 und 10 des Anhangs 5 zum ‚Landschaftsleitbild Südtirol‘ erhebliche Umweltauswirkungen hervorrufen. Gemäß Artikel 6, Absatz 3 des LG 17/2017 unterliegen auch jene Pläne der SUP, welche den Rahmen für die künftige Genehmigung von Projekten bilden und erhebliche Auswirkungen auf die Umwelt haben können“. Die Strategische Umweltprüfung (SUP) sieht unter anderem eine Veröffentlichung der Unterlagen für 60 Tage vor sowie die anschließende Bewertung durch den Umweltbeirat. Angesichts des Umweltvorberichts ist davon auszugehen, dass mehrere Artikel nicht positiv bewertet werden würden.
Natur- und Agrarflächen erhalten
Die im Umweltvorbericht als problematisch bewerteten Artikel betreffen unter anderem den Wiederaufbau und Verlegung von Gebäuden, die Errichtung unterirdischer Baumasse im Weidegebiet und alpinem Grünland, die Erweiterung gastgewerblicher Betriebe in Natur- und Agrarflächen und die Einführung einer neuen Kategorie, nämlich der Almgastwirtschaft. Von 11 Artikeln werden sechs Artikel als problematisch bewertet. „Die Landesregierung soll endlich ein klares Bekenntnis zum Bauverbot im Grünen abgeben“, so der Dachverband und Heimatpflegeverband in einer gemeinsamen Aussage. Und sie erinnern die Landesregierung an ihren eigenen Beschuss von 2015 zur Genehmigung der Leitlinien und Zielsetzungen des neuen Raumordnungsgesetzes: „Eben weil Natur und Landschaft für Südtirol ein wertvolles Gut darstellen, sind im neuen Landesgesetz für Raum und Landschaft „ökologische Leitplanken“ für eine langfristige Sicherung der freien Landschaft vorzusehen. Dies bedeutet, die knappe Ressource Landschaft vor unüberlegten Baumaßnahmen und schädigenden Eingriffen aller Art so weit wie möglich zu schonen und den schleichenden Verlust an biologischen Werten zu verhindern“.
Weiterführende Informationen
Stellungnahme der Umweltverbände zum Beschuss der Landesregierung zur Änderung des Landschaftsleitbild: https://www.umwelt.bz.it/aktuelles/presse/dvnhpv-pm-kubatur-statt-landschaft-cs-cubatura-anzichè-paesaggio.html
Umweltvorbericht und Gutachten des Amts für Umweltprüfungen: Beide Dokumente gibt es auf der Website der Landesagentur für Umwelt und Klimaschutz im Archiv UVP-, SUP-, Screening-, IPPC-Verfahren mit der Bezeichnung „Verfahren zur Feststellung der SUP-Pflicht für den Anhang 5 zum Landschaftsleitbild Südtirol“: https://umwelt.provinz.bz.it/umweltpruefungen/archiv-uvp-sup-screening-ippc-verfahren.asp
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Comunicato stampa congiunto della Federazione Ambientalisti Alto Adige e dell’Heimatpflegeverband sull’esito della verifica di assoggettabilità a VAS delle linee guida natura e paesaggio Alto Adige
Cartellino rosso per le linee guida natura e paesaggio Alto Adige
Il rapporto ambientale preliminare sull'ultima modifica delle linee guida natura e paesaggio conferma le aspre critiche della Federazione Ambientalisti Alto Adige e dell’Heimatpflegeverband: la maggior parte degli articoli potrebbe “comportare impatti significativi sull’ambiente". Secondo le associazioni ambientaliste la giunta provinciale dovrebbe cambiare rotta e tutelare il verde.
La storia è nota. Dopo che, durante il boom edilizio degli ultimi 50 anni, sono stati creati diversi diritti edificatori nel verde, la nuova legge provinciale "Territorio e paesaggio" avrebbe dovuto porre rimedio alla situazione. Con le ultime modifiche alle linee guida natura e paesaggio, la giunta provinciale ora rischia di fare un passo indietro: seguendo il principio dell'annaffiatoio, la giunta provinciale vuole concedere diritti di costruzione su aree naturali e agricole e consentire l'espansione turistica nel verde. E questo in aperta contraddizione con il piano climatico - e con le proprie linee guida per la legge "Territorio e Paesaggio". All'inizio dell’anno, infatti, la Federazione Ambientalisti e il Heimatpflegeverband avevano evidenziato in un comunicato dettagliato che, invece di una pianificazione del paesaggio lungimirante e sostenibile, la giunta provinciale stava servendo interessi particolari e mettendo l'edilizia al di sopra degli interessi della protezione del paesaggio.
Impatti significativi sull’ambiente
Nel febbraio 2023, quasi tutti i comuni dell'Alto Adige, in seguito ai dibattiti nei consigli comunali, hanno presentato un proprio parere sulle modifiche alle linee guida natura e paesaggio secondo le procedure previste della legge. Una buona parte dei comuni si è servita della bozza preparata dal Consorzio dei Comuni con addirittura la richiesta di estendere ulteriormente l'edificazione nelle aree naturali e agricole. Contemporaneamente, la giunta provinciale ha commissionato il rapporto ambientale preliminare previsto dalla legge. Il 23 marzo l’Ufficio Valutazioni ambientali ha redatto una perizia sulla base del rapporto ed è giunto alla seguente conclusione: “Secondo il rapporto ambientale preliminare, l’attuazione degli articoli 1, 3, 4, 6, 8 e 10 dell’allegato 5 alle "Linee guida natura e paesaggio Alto Adige" può comportare impatti significativi sull’ambiente. Ai sensi dell’articolo 6, comma 3 della L.P. 17/2017 i piani che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti e che producono impatti significativi sull’ambiente sono sottoposti a VAS”. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) prevede, tra l'altro, la pubblicazione dei documenti per 60 giorni e la successiva valutazione da parte del Comitato Ambientale. Alla luce del rapporto ambientale preliminare, si può ipotizzare che diversi articoli non saranno valutati positivamente.
Salvaguardia della natura e dei terreni agricoli
Degli 11 articoli valutati, 6 risultano problematici nel rapporto ambientale preliminare e riguardano, tra l'altro, la ricostruzione di edifici abbandonati su aree naturali e agricole, la loro dislocazione e il loro utilizzo per finalità diverse da quelle per cui erano stati originariamente concepiti, la costruzione di masse edilizie sotterranee anche sui pascoli e prati alpini, oltre che l'introduzione di una nuova categoria nelle aree agricole, ovvero quella dell’esercizio pubblico di malga.
La Federazione Ambientalisti Alto Adige e il Heimatpflegeverband dichiarano dunque in un comunicato congiunto: “La Giunta provinciale dovrebbe finalmente impegnarsi chiaramente a rispettare la tutela delle aree verdi". E ricordano alla Giunta provinciale la propria delibera del 2015 che approva le linee guida e gli obiettivi della nuova legge sulla pianificazione territoriale: “Proprio perché natura e paesaggio rappresentano per l’Alto Adige un bene prezioso, nella nuova legge provinciale per il territorio e il paesaggio deve essere prevista “la via ecologica” 20 per salvaguardare a lungo termine il paesaggio aperto. Ciò significa preservare il più possibile l’esigua risorsa ‘paesaggio’ da lavori di costruzione avventati e da interventi dannosi di qualunque tipo e evitare la strisciante perdita di valori biologici”
Ulteriori informazioni
Pareri delle associazioni ambientalisti sulle le linee guida natura e paesaggio deliberate della giunta provinciale: https://www.umwelt.bz.it/aktuelles/presse/dvnhpv-pm-kubatur-statt-landschaft-cs-cubatura-anzichè-paesaggio.html
Rapporto preliminare ambientale e parere dell’Ufficio Valutazioni ambientali: Entrambi i documenti sono disponibili sul sito web dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la protezione del clima nella sezione Archivio procedure VIA, VAS, Screening, AIA con il titolo “Verifica di assoggettabilità a VAS dell'allegato 5 alle "Linee guida natura e paesaggio Alto Adige“: https://ambiente.provincia.bz.it/valutazioni-ambientali/archivio-procedure-via-vas-screening-aia.asp