Donnerstag, 08. Februar 2024 11:11

DVN - PM zu neuen Liftprojekten CS Nuovi progetti di impianti di risalita

Presseaussendung des Dachverbandes für Natur- und Umweltschutz zu den geplanten Schilift-Projekten Franzin-Lift im Skigebiet "Carezza" - Welschnofen und den Lift La Crusc 1 im Skigebiet La Crusc – Santa Croce/Abtei

Neue Liftprojekte - auch Kleinvieh macht Mist

Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz macht auf zwei neue Schilift-Projekte aufmerksam. Es handelt sich um den Franzin-Lift im Skigebiet "Carezza" – Welschnofen und den Lift La Crusc 1 im Skigebiet La Crusc – Santa Croce/Abtei. Er kritisiert die geplanten Waldrodungen sowie die Gefährdung von Feuchtgebieten. (testo ital. sottostante)

Beide Skigebiete Carezza und La Crusc-Santa Croce wollen mit den Projekten, Franzin-Lift im Skigebiet "Carezza", bzw. La Crusc 1 im Skigebiet La Crusc – Santa Croce bestehende Lifte durch Größere ersetzen. Bei diesem Austausch setzen beide Projekte auf einen veränderten Trassenverlauf und nehmen damit in Kauf, dass insgesamt fast drei Hektar Wald gerodet werden müssen. Zudem werden in beiden Projekten lokale Feuchtgebiete bedroht Daher schlägt der Dachverband den Projektträgern vor, unbedingt eine ökologische Baubegleitung zu engagieren, um kritische Situationen in der Bauphase zu vermeiden.  

Gemeinsam haben die Projekte auch, dass die Umweltvorstudien gut lesbar sind und damit prinzipiell eine Beteiligung der Öffentlichkeit ermöglichen würden. „Aber“, betont Josef Oberhofer, Präsident des Dachverbandes für Natur- und Umweltschutz „ich bezweifle, dass viele Südtiroler regelmäßig die Veröffentlichungen auf der Webpage der Landesagentur für Umwelt- und Klimaschutz besuchen, um sich über die laufenden Projekte zu informieren. Ich wünsche mir, dass die Verantwortlichen solche Projekte in den öffentlichen Medien frühzeitig und ehrlich darstellen.“

Hanspeter Staffler, Geschäftsführer des Dachverbandes, ergänzt: „Für die Erneuerung von Liftanlagen auf bestehenden Trassen haben wir Verständnis, Rodungen von Wald oder Zerstörung von Feuchtlebensräumen hingegen sind inakzeptabel.” Wir erwarten uns, dass bei solchen Projekten weder Wald noch schützenwerte Lebensräume zu Schaden kommen und dass für jeden Eingriff in die Natur echte Ausgleichsmaßnahmen finanziert werden.

Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz fordert daher die Projektträger Seggiovia Santa Croce SPA und Latemar Karersee GmbH auf, die Bürger*innen der betroffenen Gemeinden frühzeitig und transparent über die Lift-Projekte zu informieren. An die Landesregierung geht die Forderung, Wälder, Feuchtlebensräume und seltene Lebensräume kompromisslos zu schützen und bei jedwedem Projekt, welches Natur und Landschaft beeinträchtigt, echte Renaturierungen von den Projektträgern einzufordern.

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Comunicato stampa della Federazione Ambientalisti Alto Adige riguardo i progetti per lo skilift Franzin nel comprensorio sciistico "Carezza" – Nova Levante e per l’impianto La Crusc 1 nel comprensorio sciistico La Crusc – Santa Croce/Badia

Nuovi progetti di impianti di risalita: tutto fa brodo

La Federazione Ambientalisti Alto Adige richiama l'attenzione su due nuovi progetti di impianti di risalita. Si tratta dello skilift Franzin nel comprensorio sciistico "Carezza" - Nova Levante e dell'impianto La Crusc 1 nel comprensorio sciistico La Crusc –Santa Croce/Badia. La Federazione critica il disboscamento previsto e la messa in pericolo delle zone umide.

Entrambi i comprensori sciistici di Carezza e La Crusc-Santa Croce vogliono sostituire gli impianti di risalita esistenti con altri più grandi. Sia il progetto dell'impianto Franzin nel comprensorio sciistico di "Carezza", sia il progetto La Crusc 1 nel comprensorio sciistico di La Crusc-Santa Croce si basano su un percorso modificato e quindi accettano che un totale di quasi tre ettari di foresta dovrà essere disboscato. Inoltre, in entrambi i progetti le zone umide locali sono minacciate. Perciò, la Federazione Ambientalisti suggerisce ai promotori del progetto di impegnarsi in una supervisione ecologica della costruzione al fine di evitare situazioni critiche durante la fase di realizzazione.  

Ciò che accomuna i progetti è anche il fatto che gli studi ambientali preliminari sono di facile lettura e consentirebbero quindi, in linea di principio, la partecipazione del pubblico. «Ma», sottolinea Josef Oberhofer, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige, «dubito che molti altoatesini visitino regolarmente le pubblicazioni sul sito web dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima per informarsi sui progetti in corso. Vorrei che i responsabili presentassero questi progetti in modo onesto e in una fase iniziale nei mass media".

Hanspeter Staffler, direttore della Federazione, aggiunge: "Comprendiamo il rinnovo degli impianti di risalita nel tracciato esistente, ma il disboscamento delle foreste o la distruzione degli habitat delle zone umide sono inaccettabili". Ci aspettiamo che né le foreste né gli habitat degni di protezione vengano danneggiati in tali progetti e che vengano finanziate vere e proprie misure di compensazione per ogni intervento nella natura.

La Federazione Ambientalisti Alto Adige invita pertanto i promotori del progetto, Seggiovia Santa Croce SPA e Latemar Carezza Srl, a informare tempestivamente e in modo trasparente i cittadini dei comuni interessati sui progetti di risalita. La Giunta provinciale è chiamata a proteggere le foreste, gli habitat delle zone umide e gli habitat rari senza compromessi e a chiedere ai promotori del progetto una reale rinaturalizzazione per qualsiasi progetto che danneggia la natura e il paesaggio.