Dienstag, 20. Dezember 2022 08:26

DVN - PM Nagelprobe für den Klimaplan | CS La prova del nove per il Piano Clima

Medienmitteilung des Dachverbandes für Natur- und Umweltschutz zum Torfabbau und Klimaplan

Nagelprobe für den Klimaplan

Der Südtiroler Klimaplan ist klar: „Die Genehmigung von Torfabbau wird unmittelbar eingestellt“. Jetzt aber sollen in der Gemeinde Leifers etwas mehr als 22.300 Kubikmeter Torf abgebaut werden. Das Projekt wurde vor einigen Tagen auf der Website der Landesagentur für Klima- und Umweltschutz zum Screening veröffentlicht. Schiebt der Klimaplan dem Torfabbau in Leifers einen Riegel vor oder bleibt er ein zahlloser Papiertiger? (testo ital. sottostante)

Die Umweltvorstudie zum Torfabbau in Leifers wurde am 14. Dezember auf der Website der Landesagentur für Klima- und Umweltschutz im Rahmen des Screening-Verfahrens veröffentlicht. Bürgerinnen und Bürger sowie Interessensvertretungen können beim Amt für Umweltprüfungen innerhalb von 45 Tagen eine Stellungnahme abgeben. Dann entscheidet die Dienststellenkonferenz des Landes. „Diese Entscheidung wird zeigen, welche Kraft der Südtiroler Klimaplan hat“, so Madeleine Rohrer, Geschäftsführerin des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz. Denn im August 2022 hat die Landesregierung mit Beschluss Nummer 606 den (ersten) Teil des Klimaplans genehmigt. „Darin kommt eine wesentliche Forderung der Umweltverbände vor, nämlich ein explizites Verbot in Südtirol Torf abzubauen“, so Rohrer. Im Aktionsfeld 6.12 (6.12. Aktionsfeld: Langfristige Co2-Senken) des Klimaplans heißt es wortwörtlich als Zielsetzung: „Keinen neuen Abbau von Torf genehmigen und die erteilten Genehmigungen auslaufen lassen“. Das für Leifers eingereichte Projekt sieht jetzt aber die Eröffnung neuer Torfgruben vor. Abgebaut werden sollen für eine Dauern von fünf Jahren 22.342 Kubikmeter Torf.

„Torf ist auf der Zeitskala von Jahrhunderten ein ausgezeichneter CO2-Speicher, was gerade in der gegenwärtigen Klimakrise von enormer Wichtigkeit ist, auch wenn in den Talsohlen in Südtirol die Oberfläche der Moore landwirtschaftlich genutzt wird“, erinnert Josef Oberhofer, Präsident des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz. „Jeglicher Abbau führt unweigerlich zur CO2-Freisetzung“. Südtirols größte Umweltorganisation blickt daher jetzt gespannt auf Leifers und auf die Entscheidung zum eingereichten Projekt. „Denn das KlimaLand Südtirol braucht Entscheidungsträger*innen, für die Klimaschutz kein Lippenbekenntnis ist, sondern Voraussetzung“, so Oberhofer und Rohrer.


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Comunicato stampa delle Federazione Ambientalisti Alto Adige in relazione all’estrazione di torba e il Piano Clima dell'Alto Adige

La prova del nove per il Piano Clima

Il Piano Clima dell'Alto Adige è chiaro: "non autorizzare nuove estrazioni di torba e lasciare scadere i permessi concessi". In questi giorni, tuttavia, è stato avviato l’iter per un progetto nel comune di Laives per estrarre più di 22.300 metri cubi di torba. Il Piano Clima metterà fine all'estrazione della torba a Laives o rimarrà solo lettera morta?

Lo studio preliminare ambientale sull'estrazione della torba a Laives è stato pubblicato il 14 dicembre sul sito dell’Agenzia provinciale per l'Ambiente e la Tutela del clima nell'ambito della procedura di screening. I cittadini e i gruppi di interesse possono presentare le loro osservazioni all'Ufficio Valutazioni ambientali entro 45 giorni della data di pubblicazione. Quindi la Conferenza dei servizi prenderà una decisione. "Questa decisione dimostrerà la vera forza del Piano Clima dell'Alto Adige", afferma Madeleine Rohrer, direttrice della Federazione Ambientalisti Alto Adige. Nell'agosto 2022, la Giunta provinciale ha approvato la (prima) parte del Piano Clima con delibera numero 606. "Il Piano Clima include una richiesta fondamentale delle associazioni ambientaliste, ovvero un esplicito divieto di estrazione della torba in Alto Adige", afferma Rohrer. Nel campo d'azione 6.12 (Pozzi di assorbimento di CO2 a lungo termine) del Piano Clima, l'obiettivo è letteralmente: "non autorizzare nuove estrazioni di torba e lasciare scadere i permessi già concessi". Tuttavia, il progetto presentato per Laives prevede ora l'apertura di nuove cave di torba. 22.342 metri cubi di torba saranno estratti, se il progetto verrà approvato, per un periodo di cinque anni.

“La torba è un eccellente serbatoio di CO2 su scala temporale di secoli, di enorme importanza soprattutto nell'attuale crisi climatica, anche se nei fondovalle dell'Alto Adige la superficie delle torbiere è utilizzata per l'agricoltura”, afferma Josef Oberhofer, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige. “Qualsiasi degrado porta inevitabilmente al rilascio di CO2”. La maggior organizzazione ambientalista dell'Alto Adige osserva dunque attentamente la decisione che verrà presa sul progetto presentato per aprire una nuova torbiera a Laives. “Il Piano Clima dell'Alto Adige ha bisogno di decisori che non si occupino solo a parole della protezione del clima," concludono Oberhofer e Rohrer.