Im Südtiroler Klimaplan gibt es sogar ein eigenes Aktionsfeld: Unter 6.12 heißt es: „Für natürliche Senken gilt aber, dass sie keinesfalls durch menschliche Aktivitäten abgebaut werden sollen“. Natürliche Senken sind zum Beispiel Torf. Oder eben der Wald. Die Gemeinde Vahrn will viel Wald in landwirtschaftliches Grün umwidmen. Es geht um 20.522 Quadratmeter. Die zuständige Kommission und damit die Ämter Forst und Landschaftsschutz haben dazu ein negatives Gutachten abgegeben unter anderem mit folgender Begründung: „Die vorgeschlagene Umwidmungsfläche befindet sich innerhalb eines Waldbestandes und muss deshalb als eine inselhafte Ausweisung eines Landwirtschaftsgebiets angesehen werden … Innerhalb dieser unversehrten Waldgebiete sollen keine Landwirtschaftsflächen vorgesehen werden. Präzedenzfälle gilt es zu vermeiden. Weiters kommt in diesem Fall erschwerend hinzu, dass es sich um einen für die Naherholung wichtigen Bereich handelt“. Der Vahrner Gemeinderat hatte sogar einen eigenen Beschluss erlassen, um auf diese Umwidmung zu beharren. Heute muss die Landesregierung entscheiden.
Die Chancen, dass die Landesregierung den Wald retten wird, stehen statistisch betrachtet 50 zu 50. Im Jahr 2022 hat die Landesregierung sechs Anträge von Gemeinden um Änderungen am Landschaftsplan aufgrund der negativen Gutachten der Ämter abgelehnt. Sieben Anträge wurden trotz negativen Gutachtens durch die Landesregierung genehmigt. Die Entscheidung der Landesregierung, ob die 20.500 Quadratmeter Wald erhalten bleiben, ist auch Gradmessern für die Schlagkraft des Südtiroler Klimaplans.
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Comunicato stampa della Federazione Ambientalisti Alto Adige sulle modifiche ai piani paesaggistici
Invito alla Giunta provinciale a preservare le nostre foreste
A Varna, più di 20.500 metri quadrati di bosco rischiano di essere convertiti in terreni agricoli, nonostante i pareri negativi degli Uffici competenti e l'importanza delle foreste sottolineata nel piano climatico. La Giunta provinciale deciderà in merito oggi, 7 marzo. Secondo la Federazione, le possibilità che la giunta opti per salvare il bosco sono statisticamente del 50 per cento.
Nel piano climatico dell'Alto Adige c'è persino un campo d'azione specifico per questo: al punto 6.12 (“Pozzi di assorbimento di CO2 a lungo termine”) si legge: “I pozzi naturali non dovrebbero comunque essere mai compromessi o degradati dalle attività umane”. I pozzi di assorbimento sono, ad esempio, la torba. O il bosco. Il comune di Varna vuole convertire 20.522 metri quadrati di bosco in terreni agricoli. La commissione competente, e quindi la ripartizione foreste e la ripartizione natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia, hanno espresso un parere negativo in merito, tra l'altro con la seguente motivazione: “L'area oggetto della modifica proposta si trova all'interno di un soprassuolo forestale e deve quindi essere considerata un’individuazione isolata di una zona agricola. Non confina con un'altra zona agricola su nessun lato … All'interno di queste aree forestali intatte non dovrebbero essere previsti terreni agricoli. Occorre evitare i precedenti. Un altro fattore di complicazione in questo caso è che si tratta di un'area importante per la ricreazione locale ... Oltre alle funzioni ecologiche generali, la foresta qui svolge anche un'importante funzione ricreativa”.
Il Consiglio comunale di Varna ha approvato una propria delibera per insistere su questa modifica da bosco in verde agricolo. Ora è la Giunta provinciale a dover decidere.
Statisticamente, le possibilità che la Giunta provinciale salvi il bosco sono del 50%. Nel 2022, la Giunta ha respinto sei richieste di modifica del piano paesaggistico da parte dei comuni a causa dei pareri negative degli uffici. Sette domande sono state approvate dalla Giunta provinciale nonostante i pareri negativi. La decisione della Giunta provinciale sulla conservazione o meno dei 20.500 metri quadrati di bosco è anche una carta al tornasole sull'efficacia del piano climatico dell'Alto Adige.