Mittwoch, 01. März 2023 07:52

DVN - PM Globaler Klimastreik am 3. März | CS Sciopero globale del Clima il 3 marzo

Medienmitteilung des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz zum Globalen Klimastreik am 3. März 2023

Klimaschutz braucht Jung und Alt

Südtirols größte Umweltorganisation ruft zur Teilnahme am anstehenden Klimastreik auf. Weltweit gehen am 3. März Menschen für die Bewahrung des Planeten, einer klimagerechten Mobilitäts- und Energiewende auf die Straße. (testo ital. sottostante)

Beinahe die Hälfte der Südtiroler*innen blickt pessimistisch in die Zukunft. Als die größten globalen Herausforderungen gelten die ökologischen Krisen wie der Klimawandel und die Zerstörung der Natur sowie bewaffnete Konflikte. Das sind die Ergebnisse einer repräsentativen Umfrage von Eurac und Astat aus dem letzten Sommer. „Effizienter Klimaschutz und damit die Aussicht auf ein gutes Leben wurde durch mangelnden politischen Willen jahrzehntelang verhindert und wird es noch immer“, so Josef Oberhofer, Präsident des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz. „Die Zeit wird immer knapper, aber wir haben es noch in der Hand!“ Die Teilnahme am globalen Klimastreik ist daher besonders wichtig, um der Öffentlichkeit zu zeigen, dass es noch immer wir sind, die sich für oder gegen Klimaschutz entscheiden bzw. solche Entscheidungen an die Politik in Auftrag geben oder eben nicht. Daher stellt sich der Dachverband für Natur- und Umweltschutz auch entschieden hinter jene jungen Menschen, die in den letzten Wochen mit kreativen Aktionen die Südtiroler Öffentlichkeit zur Diskussion über den Klimaschutz angestoßen haben.

Die Ergebnisse der repräsentativen Umfrage von 2022 zeigen auch, dass der intakten Natur die größte Bedeutung für die Entwicklung Südtirols in den kommenden zehn Jahren zugeschrieben wurde. 95 Prozent stufen diese als eher bzw. sehr wichtig ein, dicht gefolgt von der sozialen Gerechtigkeit. Deutlich abgeschlagen findet sich die wirtschaftliche Wettbewerbsfähigkeit (79 Prozent). „In der Südtiroler Gesellschaft besteht Konsens darüber, dass die Politik den Klimaschutz endlich vor wirtschaftliche Interessen stellen muss und dass die Entscheidungsträger*innen auf allen Ebenen beim Klimaschutz einen Zahn zulegen müssen“, so Oberhofer. Ob man die Klimakrise bekämpft oder nicht, habe nichts mit Ideologie zu tun, denn die Zerstörung der eigenen Lebensgrundlagen und jener unserer Kinder sind keine Tugend.

Oberhofer ruft daher zu einem Schulterschluss zwischen Jung und Alt auf und zu einer gemeinsamen Teilnahme am Klimastreik am Freitag, 3. März.

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Comunicato stampa della Federazione Ambientalisti sullo Sciopero globale del Clima del 3 marzo 2023

La protezione del clima ha bisogno di giovani e meno giovani

La più grande organizzazione ambientalista dell'Alto Adige invita a partecipare al prossimo sciopero del clima. Il 3 marzo persone di tutto il mondo scenderanno in piazza per chiedere la salvaguardia del pianeta e una transizione energetica e della mobilità rispettosa del clima.

Quasi la metà degli altoatesini è pessimista sul futuro. Le maggiori sfide globali sono le crisi ecologiche, come i cambiamenti climatici e la distruzione della natura, e i conflitti armati. Questi sono i risultati di un sondaggio rappresentativo condotto da Eurac e Astat la scorsa estate. "Una protezione efficiente del clima e quindi la prospettiva di una buona qualità della vita è stata impedita per decenni dalla mancanza di volontà politica e lo è tuttora", afferma Josef Oberhofer, Presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige. "Il tempo sta per scadere, ma è ancora nelle nostre mani!" La partecipazione allo sciopero globale del clima è quindi particolarmente importante per dimostrare all'opinione pubblica che siamo ancora noi a decidere a favore o contro la protezione del clima o a delegare tali decisioni ai politici. Per questo motivo, anche la Federazione sostiene con decisione i giovani che nelle ultime settimane hanno stimolato l'opinione pubblica altoatesina a discutere di protezione del clima con azioni creative.

I risultati del sondaggio rappresentativo del 2022 mostrano anche che alla natura intatta è stata attribuita la massima importanza per lo sviluppo dell'Alto Adige nei prossimi dieci anni. Il 95% l'ha giudicata importante o molto importante, seguita da vicino dalla giustizia sociale. La competitività economica (79%) è nettamente inferiore. "La società altoatesina è concorde nel ritenere che la politica debba finalmente anteporre la protezione del clima agli interessi economici e che i decisori a tutti i livelli debbano fare un salto di qualità in materia di protezione del clima", afferma Oberhofer. Lottare o meno contro la crisi climatica non ha nulla a che vedere con l'ideologia, perché la distruzione del proprio sostentamento e di quello dei propri figli non è una virtù".

Oberhofer invita quindi alla solidarietà tra giovani e anziani e alla partecipazione congiunta allo sciopero del clima di venerdì, 3 marzo.

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