Sollte das Projekt realisiert werden, wären mehr als 15 Hektar (Verbindungsleitungen und Lagerflächen nicht einberechnet) ebener und beliebter Waldflächen zerstört und nicht mehr öffentlich zugänglich. Die 6 Kalterer Gemeindereferenten haben sich einstimmig dafür ausgesprochen, dass in Zukunft nicht mehr die ganze Bevölkerung, sondern nur mehr jene, die an das Bewässerungssystem angeschlossen sind, von diesen wertvollen Flächen profitieren würden. Völlig unzureichend sind die vorgesehenen Ausgleichsflächen, die die Gemeinde für den Entzug der öffentlichen Waldflächen für die Bevölkerung schaffen möchte: ein Waldstück in einem Steilstück in einer anderen Gemeinde (Pfatten), wesentlich kleiner und unzugänglich für ältere Personen und Familien mit kleineren Kindern. Die Gemeinde Kaltern hält jedoch weiterhin am Projekt fest, möchte die 4 Beschlüsse Nr. 160, 161, 162 und 163 vom 27.04.2023 nicht widerrufen und will die Interessen des Bewässerungskonsortiums auf Kosten der Bevölkerung durchdrücken. Trotz des massiven Einsatzes von vielen Freiwilligen für den Umweltschutz hat die Gemeinde bis heute nichts getan, um den einzigartigen Buchenwald zu schützen und zu erhalten. Das Vorhaben soll außerdem durch Steuergelder finanziert werden.
Gerade den ebenen Buchenwald benötigen wir heute und in Zukunft für die Gesundheit und zur Erholung, er ist identitätsstiftend und in Zeiten des Klimawandels für die Klimaregulierung unverzichtbar. Wälder steuern aktiv Wasserkreisläufe. Ein wirklich umweltverträgliches und nachhaltiges Wassermanagement zerstört den Wald nicht, sondern sorgt dafür, dass er erhalten bleibt. Die Initiativgruppe „UNSER WALD“ hat in Zusammenarbeit mit der Umweltgruppe Kaltern, dem AVS Kaltern, dem Verein für Kultur und Heimatpflege Kaltern, dem Alpenverein Südtirol, dem Dachverband für Natur und Umweltschutz, der Vereinigung Südtiroler Biologi:nnen und dem Heimatpflegeverband Südtirol 3 Postkarten und ein Plakat gestaltet, die zum ersten Mal beim Stricktreff am langen Donnerstag, 22. August ab 18im Kräutergarten (Franziskanerkloster Kaltern - Goldgasse gegenüber vom Restaurant Kaltererhof) sowie über die genannten ehrenamtlichen Vereine und die verschiedenen Unterstützer in Kaltern und im ganzen Land verteilt werden, um den einzigartigenBuchenwald für kommende Generationen zu erhalten: Schützen wir gemeinsam unseren Wald, bevor es zu spät ist!
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Progetto bacini³: Distruzione grande come il centro storico di Caldaro
Il Consorzio di miglioramento fondiario di 2° grado di Caldaro vuole costruire all’interno dei comuni di Caldaro e Termeno enormi bacini idrici, che saranno grandi quanto l'intero centro storico di Caldaro (ad esempio dal negozio Sport Sigi al locale Drescher Keller e da Piazza Rottenburg fino a dietro la chiesa parrocchiale). Il tutto sarà costruito nella straordinaria foresta di faggi appartenente alla comunità. Nel NOSTRO BOSCO verranno costruiti 6 serbatoi (Rastenbach, Bärental, Tröpfltal, Feld, Söll e Purtznai) per fornire ai vigneti (85%) e ai frutteti (15%) di Caldaro e Termeno un'irrigazione supplementare (circa 345.000 m³ di volume di stoccaggio). A questo proposito non è nemmeno chiaro quanto sia realmente il fabbisogno per irrigare vigneti (coltivazione di per sé con basso fabbisogno idrico) e meleti.
Se il progetto venisse realizzato, oltre 15 ettari (tubature di collegamento e le aree di cantiere escluse) di bosco pianeggiante verrebbero distrutti e non sarebbero più accessibili al pubblico. I 6 consiglieri comunali hanno votato all'unanimità a favore del fatto che a beneficiare di queste aree siano solo le persone interessate dal sistema di irrigazione, anziché l'intera popolazione. La Giunta comunale ha accettato che la popolazione non proprietaria di terreni agricoli si accontenti del terreno previsto dalle misure di compensazione, consistente in un ripido e molto più piccolo pendio boscoso, situato oltretutto nel confinante comune di Vadena. Tale bosco è del tutto inadeguato perché ripido e quindi inaccessibile per anziani e famiglie con bambini piccoli. Ciò nonostante il Comune di Caldaro non demorde dal progetto e non intende revocare le 4 delibere, n. 160, 161, 162 e 163 del 27 aprile 2023, per far avanzare gli interessi del consorzio di miglioramento fondiario a scapito del resto della popolazione. Malgrado l'incessante impegno di molti ambientalisti il Comune non ha fatto nulla fino ad oggi per proteggere e preservare l'esclusiva foresta di faggi. Va inoltre ricordato che il progetto verrà finanziato con i soldi dei contribuenti.
Proprio un bosco di faggi pianeggiante è indispensabile oggi come in futuro per la salute e la ricreazione, questa foresta crea identità ed è essenziale per la regolazione del clima in tempi di cambiamento come quelli attuali. Il bosco regola attivamente il ciclo delle acque. Una gestione idrica veramente ecologica e sostenibile non distrugge la foresta, ma ne garantisce la conservazione. Il gruppo d'iniziativa “UNSER WALD”, in collaborazione con il gruppo ambientalista di Caldaro, l'AVS di Caldaro, l'associazione Verein für Kultur und Heimatpflege Kaltern, l'Alpenverein Südtirol, la Federazione Ambientalisti Alto Adige, l'Associazione Biologi dell’Alto Adige e l’Heimatpflegeverband Südtirol, ha prodotto 3 cartoline ed un poster che saranno presentate per la prima volta in occasione dello “Stricktreff”, un incontro di maglieria, che si terrà in ambito del giovedì lungo di Caldaro, il 22 agosto, a partire dalle ore 18:00 nel giardino del Convento dei Francescani in via dell’Oro (di fronte al ristorante Kaltererhof) nonché attraverso le associazioni di volontariato sopra citate e i vari sostenitori di Caldaro e di tutta la provincia, al fine di preservare il prezioso bosco di Castelvecchio per le generazioni future: Proteggiamo insieme i nostri boschi prima che sia troppo tardi!