Ein schrankenloser Zugang des Güterverkehrs zur Brennerautobahn würde weitreichende Folgen nach sich ziehen. „Allein die Aufhebung des Nachtfahrverbots würde die Fahrten von Lkws auf der Brennerautobahn von heute 2,5 auf über 3 Millionen pro Jahr steigern – mit allen Konsequenzen“, erklärt der Präsident der größten Umweltorganisation Südtirols, der nicht nur Lärm-, Schadstoff- und Feinstaubemissionen nennt, sondern vor allem die Belastung der Bevölkerung an der Brennerachse. „Die ist heute schon am Anschlag, ein Mehr an Lkws auf der Autobahn ist ihr ebenso wenig zuzumuten wie unserer Umwelt“, so Josef Oberhofer.
In dieselbe Kerbe schlägt auch Dachverbands-Geschäftsführer Hanspeter Staffler, der vor allem die lange Frist im Auge hat. „Seriöse, aber durchaus vorsichtige Schätzungen zeigen, dass der Güterverkehr auf der Brennerautobahn ohne Fahrverbote oder eine Deckelung der Jahresfahrten in den nächsten Jahren um 30 Prozent zulegen würde“, so Staffler. Die Folgen für eine Infrastruktur, die schon heute ihre Kapazitätsgrenzen erreicht habe, für deren Umgebung und die Gesundheit der Bevölkerung seien verheerend.
Die Forderung der norditalienischen Handelskammern und jener von Bozen und Trient nach einer Abschaffung der österreichischen Fahrverbote sei daher unverantwortlich. „Und noch weit unverantwortlicher ist der Vorstoß von Verkehrsminister Matteo Salvini, diese Forderung nun vor den EuGH zu bringen“, heißt es aus dem Dachverband.
„Die Entscheidung der EU-Kommission zugunsten der Klage zeigt, dass der Ansatz einer Aufhebung aller Verbote zu kurz greift, weil Alternativen gar nicht erst angedacht werden“, erklärt Präsident Oberhofer. Warum weichen etwa italienische Frächter nicht auf die Schweizer Bahnlinien aus, deren Kapazitäten noch ausreichen? Die Antwort sei einfach: Die Brennermaut sei wesentlich billiger als der Schweizer Bahntransport, ohne Fahrverbote würde aus betriebswirtschaftlichen Gründen also erst recht der Brenner angefahren.
Ebenso offen bleibt die Frage, ob denn österreichische Spediteure wirklich so stark im Vorteil seien, wie dies von italienischer Seite behauptet werde. „Sollten diese Vorteile tatsächlich unverhältnismäßig sein, dann gilt es diese neu und fair zu regeln“, so Oberhofer. „Die Fahrverbote können aber trotzdem bleiben.“
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La Federazione Ambientalisti sulla decisione della Commissione UE sul Brennero: “Se cadono i divieti di circolazione, cadranno tutte le barriere”
La Commissione UE ha spianato la strada all'Italia per intraprendere un'azione legale contro i divieti di circolazione austriaci sull'autostrada del Brennero presso la Corte di Giustizia europea. “Se questa causa avrà successo, cioè se i divieti di circolazione per i mezzi pesanti cadranno, allora cadranno tutte le barriere”, teme Josef Oberhofer, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige.
L'accesso illimitato del traffico merci all'autostrada del Brennero avrebbe conseguenze di vasta portata. “L'abolizione del divieto di circolazione notturna, da sola, aumenterebbe il numero di viaggi dei camion sull'autostrada del Brennero dagli attuali 2,5 milioni a oltre 3 milioni all'anno, con tutte le conseguenze del caso”, spiega il presidente della più grande organizzazione ambientalista dell'Alto Adige. Oberhofer non parla solo di rumore, emissioni inquinanti e particolato, ma soprattutto dell'onere per la popolazione lungo l'asse del Brennero. “Le persone sono già al limite oggi, e un aumento dei camion in autostrada è inaccettabile per loro quanto per il nostro ambiente”, afferma Josef Oberhofer.
Anche Hanspeter Staffler, direttore della Federazione, è dello stesso parere e pensa a lungo termine. “Stime serie ma prudenti mostrano che il traffico merci sull'autostrada del Brennero aumenterebbe del 30% nei prossimi anni senza divieti di circolazione o un tetto massimo ai viaggi annuali”, afferma Staffler. Le conseguenze per un'infrastruttura che ha già raggiunto i suoi limiti di capacità, per l'ambiente circostante e per la salute della popolazione sarebbero devastanti.
La richiesta delle Camere di Commercio del Nord Italia e di quelle di Bolzano e Trento di abolire i divieti di circolazione austriaci è quindi irresponsabile. “E la mossa del ministro dei Trasporti Matteo Salvini di portare questa richiesta alla Corte di giustizia europea è ancora più irresponsabile”, afferma la Federazione.
“La decisione della Commissione europea a favore dell’azione legale dimostra che l'approccio di eliminare tutti i divieti è troppo limitato, perché non si pensa nemmeno alle alternative”, spiega il presidente Oberhofer. Perché i trasportatori italiani, ad esempio, non optano per le linee ferroviarie svizzere, che hanno ancora una capacità sufficiente? La risposta è semplice: il pedaggio del Brennero è molto più economico del trasporto ferroviario svizzero; quindi, senza i divieti di circolazione sarebbe ancora più conveniente puntare sul Brennero per motivi economici.
Resta aperta anche la questione se gli autotrasportatori austriaci abbiano davvero un vantaggio così grande come sostiene la parte italiana. “Se questi vantaggi sono davvero sproporzionati, allora devono essere regolamentati in modo nuovo ed equo”, afferma Oberhofer. “Ma i divieti di circolazione possono rimanere comunque”.