Im Klimaplan Südtirol hat das Land in Sachen Neuversiegelung zwei Ziele ausgegeben: Die Nettoneuversiegelung soll bis 2030 halbiert und bis 2040 auf null gedrückt werden. „Wenn man diese Ziele durchsetzen will, heißt dies: Wird ab 2040 irgendwo eine Fläche versiegelt, sprich: überbaut, muss anderswo eine gleich große Fläche rückgewonnen und in einen möglichst naturnahen Zustand gebracht werden“, erklärt der Präsident des Dachverbands.
In diesem Zusammenhang weist Oberhofer auch darauf hin, dass das ins Auge gefasste Ziel derzeit – wie der gesamte Klimaplan – in keiner Weise bindend sei. „Noch gibt es das Ziel, hinter dem wir natürlich voll und ganz stehen, nur auf dem Papier“, so der Dachverbands-Präsident, „und es ist noch nicht einmal klar, was der Gesetzgeber unter ,Versiegelung‘ versteht“.
Aus diesem Grund sei es höchst an der Zeit, dass ebenso konkrete wie bindende Regeln eingeführt würden, um die Versiegelung bereits in nächster Zukunft massiv zu drücken. „Gerade mit Blick auf den Klimawandel und seine Folgen ist eine weitere Versiegelung unserer Böden nicht mehr tragbar“, erklärt Oberhofer, „weder aus landschaftlicher und ökologischer Sicht, noch aus Sicht des Zivilschutzes“.
Der Boden sei, so der Präsident von Südtirols größter Umweltorganisation, eine der wichtigsten Ressourcen, nicht zuletzt, weil er imstande sei, große Mengen von Klimagasen zu binden. „Schon allein deshalb müssen wir dem Boden eine weit größere Aufmerksamkeit widmen, als wir dies bisher getan haben – jede und jeder von uns, aber auch und vor allem Politik und Verwaltung“, so das Fazit Oberhofers zum Internationalen Tag des Bodens am 5. Dezember.
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Comunicato stampa della Federazione Ambientalisti Alto Adige in occasione della Giornata mondiale del suolo
5 dicembre, Giornata mondiale del suolo:
la Federazione chiede azioni contro l’impermeabilizzazione
Il 5 dicembre si celebra la Giornata mondiale del suolo. La Federazione Ambientalisti Alto Adige coglie l'occasione per chiedere misure concrete per ridurre drasticamente l'impermeabilizzazione del suolo. "Non è sufficiente proclamare l'obiettivo di azzerare l'impermeabilizzazione del suolo entro il 2040 se non si creano subito le basi per farlo, sotto forma di regole tanto radicali quanto vincolanti", dichiara Josef Oberhofer, presidente della Federazione.
Nel Piano Clima Alto Adige 2040 la Provincia ha fissato due obiettivi per le nuove impermeabilizzazioni: il consumo netto di nuovi suoli deve essere dimezzato entro il 2030 e azzerato entro il 2040. "Se si vogliono raggiungere questi obiettivi, significa che a partire dal 2040, se un'area viene impermeabilizzata, cioè edificata, altrove dovrà essere recuperata una superficie equivalente e riportata a uno stato il più naturale possibile", spiega il presidente della Federazione.
A tal proposito Oberhofer sottolinea anche che l'obiettivo previsto, come l'intero Piano Clima, non è attualmente vincolante. "L'obiettivo, che ovviamente sosteniamo pienamente, al momento esiste solo sulla carta", afferma il presidente della Federazione, "e non è nemmeno chiaro cosa intenda il legislatore con 'impermeabilizzazione'".
Ecco perché è giunto il momento di introdurre regole concrete e vincolanti per ridurre in modo massiccio l’impermeabilizzazione già nel prossimo futuro. "A maggior ragione in vista dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze, non è più sostenibile continuare a impermeabilizzare i nostri suoli, né dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, né dal punto di vista della protezione civile", spiega Oberhofer.
Secondo il presidente della più grande organizzazione ambientalista dell'Alto Adige, il suolo è una delle risorse più importanti, anche perché è in grado di assorbire grandi quantità di gas serra. "Anche solo per questa ragione dobbiamo dedicare al suolo un'attenzione molto maggiore di quanto abbiamo fatto finora – ognuna e ognuno di noi, ma politici e amministratori in primis", conclude Oberhofer in occasione della Giornata mondiale del suolo del 5 dicembre.