Im Bischof hat die größte Umweltorganisation im Land nun einen prominenten Unterstützer mehr. „Es freut uns sehr, dass sich der Bischof so eindeutig zu den Anliegen bekannt hat, die wir als Dachverband verfolgen: zu Nachhaltigkeit, Biodiversität und den Schutz von Natur und Landschaft“, so Oberhofer nach dem Besuch. Der Vorsitzende des Dachverbandes hofft zudem, dass die Unterzeichnung des Mitgliedsformulars durch Ivo Muser Vorbildwirkung habe. „Jede Südtirolerin, jeder Südtiroler kann dasselbe tun und seine Unterstützung für unsere Anliegen offiziell machen“, so Oberhofer.
Beim Treffen zwischen dem Bischof und den Dachverbands-Vertretern ging es auch um konkrete Themen. So haben Oberhofer und Rohrer die Lichtverschmutzung angesprochen, zu deren Bekämpfung auch die Kirche handfest beitragen könne. „Wir haben dem Bischof eine Liste von Kirchen, Kapellen und zugehörigen Gebäuden übergeben, die künftig nicht mehr beleuchtet werden sollten“, erklärt Geschäftsführerin Rohrer. Bleibe das Licht ausgeschaltet, würden Lebensräume von Insekten und Fledermäuse geschützt. „Die Lichtverschmutzung ist schließlich nicht nur vor dem Hintergrund der Energieeinsparung ein Problem, sondern auch wesentlich für des Insektensterbens verantwortlich“ so Rohrer.
Besprochen wurden zudem Themen der Nachhaltigkeit und die Notwendigkeit, eine breite Front zu bilden. Der Bischof habe zurecht darauf hingewiesen, dass es oft schwierig sei zu wissen, wo man selbst den Hebel ansetzen könne, erklärt Josef Oberhofer. „Ich bin aber überzeugt, dass es wichtig ist, sich von der Komplexität des Themas nicht einschüchtern zu lassen und einen Schritt nach dem anderen zu setzen.“ Dabei sei es wichtig, dass zentrale Bereiche der Gesellschaft vorangingen: „Wenn die Kirche diese Rolle übernehmen könnte, wäre das ein wichtiges Signal, alle anderen gesellschaftlichen Bereiche, von der Politik bis zur Wirtschaft könnten folgen“, so der Vorsitzende des Dachverbandes.
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Comunicato stampa della Federazione Protezionisti Sudtirolesi sul nuovo sostenitore di spicco
Il vescovo sostiene la Federazione
Sostenibilità e inquinamento luminoso come temi
Il vescovo Ivo Muser sostiene ufficialmente la Federazione Protezionisti Sudtirolesi. Il Vescovo ha firmato il modulo d’adesione venerdì scorso durante la visita inaugurale del nuovo presidente della Federazione, Josef Oberhofer, e della direttrice Madeleine Rohrer. L'incontro ha riguardato anche i contributi concreti per una maggiore sostenibilità e la lotta all'inquinamento luminoso.
Con l’adesione del vescovo, la più grande organizzazione ambientalista dell’Alto Adige ha ora un sostenitore importante in più. "Siamo molto contenti che il vescovo abbia dichiarato così chiaramente il suo sostegno alle preoccupazioni che portiamo avanti come Federazione: sostenibilità, biodiversità e protezione della natura e del paesaggio", ha dichiarato Oberhofer dopo la visita. Il presidente della Federazione spera anche che la firma di Ivo Muser sia d'esempio. "Ogni altoatesino e altoatesina può fare lo stesso e rendere ufficiale il proprio sostegno alle nostre istanze", ha dichiarato Oberhofer.
L'incontro tra il vescovo e i rappresentanti della Federazione ha affrontato anche questioni concrete. Oberhofer e Rohrer hanno affrontato il tema dell'inquinamento luminoso, per esempio, al quale anche la Chiesa potrebbe dare un contributo tangibile. Abbiamo fornito al vescovo un elenco di chiese, cappelle ed edifici associati la cui illuminazione dovrebbe essere ridotta in futuro. Infatti, l'inquinamento luminoso non è solo un problema per il risparmio energetico, ma è anche responsabile della estinzione degli insetti", spiega Rohrer.
Sono stati discussi anche i temi della sostenibilità e della necessità di costruire un ampio fronte. Il vescovo ha giustamente sottolineato che spesso è difficile sapere dove fare leva da soli, spiega Josef Oberhofer. "Ma sono convinto che sia importante non farsi intimidire dalla complessità della questione e fare un passo alla volta". Nel farlo, è importante che i settori centrali della società prendano l'iniziativa: "Se la Chiesa potesse assumere questo ruolo, sarebbe un segnale importante, e tutti gli altri settori della società, dalla politica all'economia, potrebbero seguirla", afferma il presidente della Federazione.