Den Aussagen von Landesrat Theiner entnehmen wir, dass der Gesetzesentwurf im Einvernehmen und in gemeinsamer Arbeit mit den Bürgern und Interessensvertretern entstanden ist. Das stimmt aber nicht: Die Umweltverbände sind nicht damit einverstanden! Viele von ihnen haben verschiedene Versionen des Gesetzesentwurfes gelesen ( inbegriffen der Entwurf von 9. Oktober 2017) und daraufhin Kommentare, Korrekturen und Anliegen eingebracht. Dennoch wurden in den darauffolgenden Entwürfen nur jene Beiträge aufgenommen, die besonderen Interessensgruppen den Rücken stärken.
Wenn die endgültige Version noch nicht steht, wer arbeitet dann jetzt daran? Warum dürfen die Umweltverbände und die Bürger sich nicht an diesem Prozess beteiligen? In diesen Monaten haben gewisse Gruppen sich das Gesetz zum eigenen Vorteil umformuliert! Ist das ein partizipativer Prozess?
Den Interessensvertretern wurden zahlreiche inoffizielle Versionen des Entwurfs übermittelt und damit entstand ein willentliches Chaos, in dem keiner mehr überblickte, wer gerade den Gesetzestext überarbeitet. Der aktuelle Gesetzesentwurf ist ein Triumph der Einzelinteressen über das Allgemeingut Umwelt.
Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz, der Heimatpflegeverband, der Alpenverein Südtirol, der Club Alpino Italiano sowie die Südtiroler Vereinigung der Biologen haben im vergangenen Frühjahr mit mehreren Schreiben Landesrat Theiner, Landeshauptmann Kompatscher und die gesamte Landesregierung darüber informiert (Dachverband, AVS, Heimatpflegeverband und die Südtiroler Biologenvereinigung am 07.03.2017, der AVS am 16.11.2016 und 12.04.2017, der Dachverband am 15.02.2017 usw.), dass ihre Beiträge in den Gesetzesentwürfen nicht berücksichtigt wurden. Ganz im Gegenteil wurde der Landschaftsschutz mit jeder Bearbeitung des Gesetzesentwurfes zugunsten einzelner starker Interessensgruppen (Landwirtschaft, Baugewerbe und Tourismus) immer weiter in den Hintergrund gedrängt. Leider wurden die Stellungnahmen der Umweltverbände nicht berücksichtigt.
Deswegen kann nicht mehr von einem echten partizipativen Prozess sprechen. Ein Mangel an Transparenz ist auch im Gesetzestext ersichtlich, da immer wieder auf Durchführungsbestimmungen verwiesen wird, die noch gar nicht geschrieben wurden und somit nicht geprüft werden können.In der aktuellen Version des Textes ist kein ausreichender Schutz für Raum und Landschaft gewährleistet. Wir hoffen inständig, dass die finale Version unsere Anliegen berücksichtigt. Die übergeordneten Prinzipien werden immer wieder durch Schlupflöcher und Ausnahmen zugunsten einiger Kategorien geschwächt. So steht im Text etwa, dass unberührter Boden nicht mehr bebaut werden und die urbanistische Entwicklung nur auf den bereits bebauten Flächen stattfinden darf, aber dann werden mehrere Ausnahmen gelistet (wie z.B. der Artikel in dem es heißt, dass der Flächenverbrauch aus wirtschaftlichen Gründen – d.h. also immer - doch erlaubt ist. Weiters ist davon die Rede, dass Maßnahmen wie Versiegelung, Erschließung und Bebauung für die landwirtschaftliche Produktion keinen Bodenverbrauch darstellen.
Die Gesetzesvorgaben dürfen nicht ständig durch Ausnahmen verfälscht oder umgangen werden, auch nicht durch Einzelfallregelungen und Freiheiten, die die Landesregierung den Gemeinden, Bürgermeistern und Interessensgruppen einräumt.
Abschließend bringen wir zum Ausdruck, dass wir insgesamt im Gesetzestext einen starken Bezug zum Schutz und Erhalt des Raumes und der Landschaft sowohl betreffend der Ökosysteme als auch der Biodiversität vermissen. Der Landschaftsschutz und die Raumplanung dürfen nicht getrennt voneinander betrachtet werden, so steht es schon im Artikel 9 des Grundgesetzes und in der Europäischen Landschaftskonvention. Im Zweifelsfall hat der Landschaftsschutz Vorrang!
Die schönen Postkartenmotive rücken immer weiter in die Ferne!
Klauspeter Dissinger – Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol
Georg Simeoni AVS – Alpenverein Südtirol
Norbert Dejori – Vereinigung Südtiroler Biologen
Franco Tessadri – Mountain Wilderness
Engelbert Mauroner – Lia per Natura y Usanzes
Alssia Politi – Legambiente Südtirol Bozen
Claudio Sartori – CAI Alto Adige
Luigi Mariotti – WWF Bolzano
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Presa di posizione congiunta sulla bozza della legge urbanistica provinciale - Le immagini pubblicitarie, le cartoline, i pieghevoli di ogni maso, Gasthof o Buschenschank, ci raccontano un Sudtirolo idillico, ordinato e pulito: ovunque rispettoso di un territorio incontaminato. Viene dedicata grande attenzione alla vendita di un prodotto turistico sempre più moderno, lussuoso e nello stesso tempo rispettoso del territorio: tutti devono pensare il binomio Alto Adige/ambiente incontaminato.
Nelle Linee Guida e nelle premesse alla nuova legge urbanistica provinciale 2017 si vuole dare del Sudtirolo un'immagine del territorio dove la salvaguardia ambientale sta al primo posto. Ma è proprio così?
Leggiamo dalle dichiarazioni dell’assessore Theiner che l'iter legislativo è stato condiviso ed accompagnato dai cittadini e dai diversi soggetti interessati. In realtà è diversa: le associazioni ambientaliste non sono d’accordo! Molti hanno letto le diverse versioni della legge e prodotto osservazioni, formulato richieste e correzioni; tuttavia le bozze che si sono succedute, inclusa l’ultima del 9 ottobre 2017, hanno recepito solo le osservazioni di chi cura i propri interessi particolari.
Se ancora non è pronta la versione finale, chi ci sta lavorando? Perché le associazioni ambientaliste e i cittadini non possono partecipare? Durante questi mesi un gruppo sta riscrivendo la legge a proprio uso! E’ questo il metodo partecipativo? Sono state distribuite ai vari gruppi di interesse numerose versioni ufficiose della bozza di legge, creando una voluta confusione tra chi lavorava sui testi. Allo stato attuale la proposta di legge è il successo degli interessi particolari a scapito del bene comune, l’ambiente.
Le associazioni ambientaliste Dachverband, Heimatpflegeverband, le associazioni alpinistiche, AVS, CAI e l’Associazione Biologi Alto Adige nella primavera di quest’anno hanno fatto presente all’assessore Theiner, al presidente Kompatscher e all’intera giunta provinciale (Dachverband, AVS, Heimatpflegeverband, Unione dei Biologi: 07-03-2017, AVS: 16-11-2016 e 12-04-2017, Dachverband: 15-02-2017 ecc) che le bozze della legge urbanistica non stavano recependo le loro osservazioni, anzi al contrario, la tutela del paesaggio è stata degradata nelle versioni successive della bozza di legge, in favore di una maggiore libertà di azione di gruppi d’interesse forti (contadini, costruttori e operatori turistici). Purtroppo queste prese di posizione degli ambientalisti non sono state ascoltate. Possiamo dichiarare che il metodo partecipativo non è stato applicato correttamente, perché il lavoro di molti non è stato affatto considerato.
La mancanza di trasparenza si nota anche nel testo di legge che spesso demanda a delibere e regolamenti, che non sono ancora stati scritti e che quindi non possono essere analizzati. Allo stato attuale non vediamo nel testo di legge sufficienti tutele del paesaggio e del territorio, auspichiamo che la versione finale accolga anche le nostre istanze. Le premesse di ampi principi sono degradate da continue eccezioni che favoriscono alcune categorie. Si dice che il suolo vergine non può più essere utilizzato e che lo sviluppo urbanistico dovrà essere solo sul costruito, poi si aggiungono eccezioni in molti articoli (ad es. il consumo di suolo è permesso per motivi economici, cioè sempre! Ancora si legge che non sono considerati consumo di suolo gli interventi di impermeabilizzazione, urbanizzazione ed edificazione connessi alla produzione agricola).
Le premesse della legge non possono essere snaturate e continuamente contraddette dalle eccezioni, dai casi particolari e dalle ampie deleghe concesse alla Giunta provinciale, ai comuni e ai sindaci nonché a vari gruppi di interesse.
Rileviamo infine che mancano complessivamente dei riferimenti forti e convinti sulla protezione e conservazione del territorio dal punto di vista ecosistemico e della biodiversità.Tutela del paesaggio ed urbanistica non possono essere considerate in modo disgiunto e, come recitano la Costituzione (art. 9) e la convenzione europea sul paesaggio, è la tutela del paesaggio l’elemento a cui fare riferimento in ogni situazione di contrasto o dubbio!
Siamo davvero sempre più lontani da quelle belle cartoline!
Klauspeter Dissinger – Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol
Georg Simeoni AVS – Alpenverein Südtirol
Norbert Dejori – Vereinigung Südtiroler Biologen
Franco Tessadri – Mountain Wilderness
Engelbert Mauroner – Lia per Natura y Usanzes
Alessia Politi – Legambiente Alto Adige Bolzano
Claudio Sartori – CAI Alto Adige
Luigi Mariotti – WWF Bolzano