Die Vorsätze waren bereits im Landtagswahlkampf 2013 tugendhaft: Unter dem Slogan der Erneuerung wolle man ab nun auch die politischen Entscheidungen im Umwelt-, Natur- und Landschaftsschutzbereich weit stärker als bisher an den Gutachten der eignen Experten und Kommissionen ausrichten. Ernüchternd war hingegen die Bilanz der abgelaufenen Legislatur. Daher hat es umso mehr überrascht, dass die Landesregierung als Synthese ihrer Klausur Anfang Mai der Südtiroler Bevölkerung einen „Pakt für das Südtirol von morgen“ angeboten hat, „damit unsere Kinder und Enkelkinder auch morgen noch ein liebens- und lebenswertes Südtirol vorfinden“.
Darunter verstehen wir alpinen Vereine und Umweltschutzverbände des Landes Alpenverein Südtirol, CAI Alto Adige, Dachverband für Natur- und Umweltschutz und Heimatpflegeverband Südtirol vor allem auch eine weitreichende Landschaftsschutz- und Raumordnungspolitik, die unsere natürlichen Ressourcen möglichst sorgsam schützt, für die Allgemeinheit erhält und sie nicht privaten Partikular-Interessen opfert.
Wie ambivalent dieses politische Angebot eines solchen Zukunftspaktes ist, zeigt sich an den alltäglichen Entscheidungen der Südtiroler Landesregierung, welche allesamt letzthin gefällt wurden: Das Seilbahn-Projekt Marinzen wurde im dritten Anlauf trotz aller negativen Gutachten genehmigt. Trotz aller negativer Gutachten wurde auch die Ausweisung einer touristischen Zone auf der grünen Wiese für ein Chalet-Dorf in Feldthurns genehmigt. Ebenso wurde eine touristische Zone in Latsch inmitten von landwirtschaftlichem Grün ausgewiesen. Einzelne Mitglieder der Landesregierung haben sich bei ihrer Zustimmung zur Genehmigung in diesem Fall auf die positiven Gutachten im konkreten Fall berufen. Bei den genannten Fällen mit negativen Gutachten fühlten sie sich aber offenbar weit weniger an diese Gutachten gebunden.
Mit dem Glasturm-Projekt Touch The Dolomites (TTD) in unmittelbarer Nähe der Kölner Hütte am Rosengarten liegt das nächste heikle Projekt zur Behandlung in der Südtiroler Landesregierung auf. Vergangene Woche haben die unterzeichnenden Verbände daher in einem gemeinsamen Brief die Südtiroler Landesregierung dazu aufgefordert, das negative Gutachten des wissenschaftlichen Beirates der Stiftung Dolomiten UNESCO ernst zu nehmen und dem Glasturm an diesem Standort folgerichtig eine endgültige Absage zu erteilen. Mit der alpinen Natur und Landschaft muss besonders rücksichtsvoll umgegangen werden und umweltverträglichen zukunftsfähigen Alternativen wie einem Besucherzentrum in Talnähe oder der Integration in die Kölner Hütte muss der Vorrang gegeben werden.
Auch ohne Rückmeldung der angeschriebenen Landesräte gehen wir weiterhin fest davon aus, dass das Projekt in der vorliegenden Form nur abgelehnt werden kann. Alles andere wäre für uns absolut unverständlich und ein klares Bekenntnis gegen die grundlegenden Werte der UNESCO-Weltnaturerbe-Auszeichnung. Auch das eingangs erwähnte Angebot eines Paktes für das Südtirol von morgen verkäme mit einer positiven Entscheidung zur bloßen Makulatur.
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Alto Adige: Dov'è la sostenibilità? - All'inizio di maggio la Giunta Provinciale della Provincia di Bolzano, dopo la propria clausura, ha comunicato a tutti i media con un "Patto per l'Alto Adige di domani", che la nostra Provincia, nel futuro, dovrebbe essere soprattutto sostenibile. Nel settore della conservazione del paesaggio, tuttavia, non riusciamo a riconoscere questo patto. Marinzen, Velturno e, più recentemente, Laces hanno dimostrato, in caso di dubbio sulla decisione, quali siano i valori decisivi per il governo altoatesino. Con la scelta del “Cristallo di vetro” si colloca, all'interno della gamma di protezione del paesaggio, la prossima delicata decisione. Come deciderà il governo altoatesino in questo caso, in modo tale che - sempre secondo il patto di sostenibilità - "i nostri figli e nipoti troveranno ancora un Alto Adige che valga la pena di amare e vi sia il piacere di vivere domani"?
I principi erano già virtuosi nella campagna elettorale del 2013: Con lo slogan del rinnovamento, le decisioni politiche nel settore dell'ambiente, della natura e della protezione del paesaggio dovevano essere orientate molto più fortemente che in passato, alle risultanze delle consulenze e pareri dei propri esperti e commissioni. I risultati della passata legislatura d'altro canto non possono essere considerati soddisfacenti. E' stato quindi ancora più sorprendente che la Giunta Provinciale, come sintesi della propria clausura di inizio maggio, abbia offerto alla popolazione altoatesina un "Patto per l'Alto Adige di domani", "affinché i nostri figli e nipoti possano ancora trovare un Alto Adige che valga la pena di amare e vi sia il piacere di vivere domani ".
Le associazioni alpine ed ambientaliste del territorio Alpenverein Südtirol, CAI Alto Adige, Dachverband für Natur- und Umweltschutz e Heimatpflegeverband Südtirol, intendono che una politica di tutela del paesaggio e di pianificazione territoriale di ampia portata sia a tutela delle nostre risorse naturali nel modo più attento possibile e le preserva per il bene comune di tutti e non le sacrifica per interessi privati di pochi!
L'ambiguità dell'offerta politica di un tale patto futuro è dimostrata dalle recenti decisioni quotidiane prese della Giunta Provinciale altoatesina: Il progetto della funivia di Marinzen è stato approvato in terza istanza, nonostante tutti i pareri negativi. Nonostante tutti i pareri negativi, è stata approvata anche la destinazione di una zona turistica su un prato verde per un villaggio di chalet a Velturno. Inoltre, al centro di una zona con destinazione a verde agricolo a Laces è stata autorizzata una zona turistica. Alcuni componenti della Giunta Provinciale, in fase di approvazione, hanno fatto specifico riferimento solo ai pareri positivi emessi dagli esperti, sentendosi meno vincolati da quelli negativi.
Il prossimo delicato progetto da trattare da parte della Giunta Provinciale è la torre di vetro Touch The Dolomites (TTD), nelle immediate vicinanze del Rifugio A. Fronza alla Coronelle al Catinaccio! La scorsa settimana le associazioni firmatarie hanno trasmesso una lettera congiunta alla Giunta Provinciale invitandola a considerare seriamente il parere negativo del Comitato scientifico consultivo della Fondazione Dolomiti UNESCO e di conseguenza a dare un rifiuto definitivo alla torre di vetro in tale posizione. La natura e il paesaggio alpino devono essere trattati con particolare attenzione e devono essere prese in considerazione alternative sostenibili dal punto di vista ambientale, come un centro visitatori vicino alla stazione a valle o l'integrazione dello stesso nel rifugio Fronza alla Coronelle.
Anche senza il feedback degli Assessori Provinciali contattati, continuiamo a ribadire fermamente che il progetto, così come proposto, deve essere respinto. Qualsiasi altra decisione sarebbe per noi assolutamente incomprensibile e un chiaro impegno contro i valori fondamentali del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Anche l'offerta di un “Patto per l'Alto Adige di domani” menzionato all'inizio di questo articolo, con una decisione positiva, svanirebbe e prederebbe di significato.