Freitag, 10. Mai 2024 09:07

DVN - PM Besuch bei Bischof Muser CS Visita da Vescovo Muser

Spitze des Dachverbandes bei Bischof Ivo Muser

Präsident Josef Oberhofer und Geschäftsführer Hanspeter Staffler haben sich kürzlich mit Bischof Ivo Muser auf einen Gedankenaustausch getroffen, wobei sowohl ökologische als auch soziale Entwicklungen angesprochen wurden. (testo ital. sottostante)

Konkreter Anlass des Besuches waren aktuelle Themen wie die geplante Erschließung des Säbener Berges und die immer akuter werdende Biodiversitätskrise. Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz hatte sich bereits im Vorfeld vorsichtig positiv zu einer schonenden Erschließung des Klosters Säben ausgesprochen, „sofern es nicht zu gravierenden landschaftlichen Eingriffen kommt,“ betonte der Präsident Josef Oberhofer die Position des Dachverbandes.

Besorgt zeigten sich die Naturschützer über das fortschreitende Artensterben, welches derzeit sowohl auf globaler Ebene als auch in Südtirol bedrohliche Ausmaße annimmt. „Jedes Jahr verschwinden unzählige Kleinlebensräume, Umweltgifte setzen den Wildbienen und Schmetterlingen zu und die Bodenversiegelung schreitet gerade in Südtirol munter voran“, erklärt Hanspeter Staffler die derzeitige Entwicklung.

Bischof Ivo Muser unterstrich das Ansinnen der Diözese, den Heiligen Tiroler Berg wieder mit spirituellem Leben zu bereichern, aber niemand wolle einen neuen Hotspot für Touristen errichten. Ein zeitgemäßer Zugang solle vor allem dem zukünftigen klösterlichen Leben dienen. Bezogen auf die Naturkrise, so der Bischof, würden sich die Ziele des Dachverbandes mit jenen der Kirche decken.

Diesbezüglich wolle man in Zukunft verstärkt zusammenarbeiten, waren sich die Gesprächspartner am Ende des Treffens einig.

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Il vertice della Federazione Ambientalisti dal vescovo Ivo Muser

Il presidente Josef Oberhofer e il direttore Hanspeter Staffler hanno recentemente incontrato il vescovo Ivo Muser per uno scambio di idee e per discutere degli sviluppi ecologici e sociali.

Il motivo specifico della visita sono stati temi di attualità come il progetto di sviluppo del Säbener Berg e la crisi sempre più acuta della biodiversità. La Federazione Ambientalisti Alto Adige aveva già espresso in anticipo il suo cauto sostegno a un attento sviluppo del Monastero di Sabiona, “a condizione che non vi sia un grave impatto sul paesaggio”, ha dichiarato il presidente Josef Oberhofer, sottolineando la posizione della Federazione.

Gli ambientalisti si sono detti preoccupati per la continua estinzione delle specie, che sta assumendo proporzioni minacciose sia a livello globale che in Alto Adige. “Ogni anno scompaiono innumerevoli piccoli habitat, le tossine ambientali colpiscono le api e le farfalle selvatiche e l'impermeabilizzazione del suolo continua, soprattutto in Alto Adige”, ha dichiarato Hanspeter Staffler, spiegando la tendenza attuale.

Il vescovo Ivo Muser ha sottolineato il desiderio della diocesi di arricchire nuovamente di vita spirituale la montagna santa del Tirolo, ma ha affermato che nessuno vuole creare un nuovo hotspot per i turisti. Un approccio contemporaneo dovrebbe servire soprattutto alla futura vita monastica. Per quanto riguarda la crisi naturale, il vescovo ha affermato che gli obiettivi della Federazione coincidono con quelli della Chiesa.

Alla fine dell'incontro, i partner del dialogo hanno convenuto di voler collaborare in futuro più strettamente su questo tema.